giovedì 30 maggio 2013

V EDIZIONE DELL’INFIORATA DI CALTAVUTURO 2013

Virgilio Lo Varco, amante dei fiori, in occasione dei festeggiamenti in onore del SS. SACRAMENTO, in calendario dal 2 al 9 giugno 2013, come ogni anno a spese proprie ma con la collaborazione di tantissimi cittadini si accinge alla preparazione della V Edizione dell’infiorata di Caltavuturo.
La manifestazione floreale si svolgerà in Via Riscossa in occasione dell’ultima giornata di processione del SS .SACRAMENTO.
Lo scorso anno in collaborazione con la Parrocchia SS. Pietro e Paolo è stata trasmessa via streaming sul BLOG delle Parrocchie di Caltavuturo.
Anche quest’anno sicuramente il Parroco Don Nicola Crapa si adopererà per far effettuare la trasmissione che di sicuro sarà di successo come per le passate edizioni.
Questa manifestazione dovrebbe essere più valorizzata dagli organi amministrativi, cosi come fanno in tantissimi paesi del comprensorio madonita.
Nella foto Virgilio Lo Varco ed alcune foto dell’infiorata 2012.

Salvatore Sciortino

ALZIAMO UN MURO CONTRO LA MAFIA

Un comunicato stampa dell’Assessore Massimiliano Cerra ci porta a conoscenza dell’iniziativa intrapresa dall’ Amministrazione presieduta dal Sindaco Calogero Lanza (nella foto), Murales ‘ALZIAMO UN MURO CONTRO LA MAFIA’.
Il Comune di Caltavuturo aderisce all'iniziativa dell'Assessorato alle Politiche Giovanili della Provincia di Palermo.
E' possibile partecipare al concorso per la progettazione di murales (e alla successiva realizzazione in loco - nei Comuni che hanno aderito) aventi come tema l'antimafia.
L'avviso in cui è descritta l'intera modalità di partecipazione è scaricabile a partire da stasera dal sito del Comune di Caltavuturo: www.comune.caltavuturo.pa.it. Il bando è stato pubblicato oggi dalla Provincia e scade il 3 giugno 2013.

Salvatore Sciortino

INIZIATE LE PROCEDURE PER I SERVIZI MUSEALI

L’Assessore Massimiliano Cerra (nella foto) ci informa che “si è svolta la gara per l'affidamento della gestione dei servizi museali al Museo ‘Don Giuseppe Guarnieri’ di Caltavuturo. L'associazione vincitrice gestirà con profilo specializzato, a partire dalle prossime settimane, il servizio in questione: accoglienza del visitatore, vigilanza interna, allestimento delle mostre e delle collezioni, esclusa la progettazione delle stesse, attivazione dei servizi complementari (illuminazione, filodiffusione, prenotazioni, etc), vendita dei cataloghi e distribuzione dei depliant illustrativi delle mostre e cura dei luoghi oggetto della concessione.
Mi permetto di evidenziare come, sì si riorganizza un servizio importante, anche in vista dei prossimi appuntamenti (ad esempio la sezione archeologica permanente - a breve terminata), ma si creano posti di lavoro. Servizi e lavoro. Questa, secondo me, è buona politica”.

Salvatore Sciortino

giovedì 23 maggio 2013

All’antiquarium di Himera si presentano le Tragedie in programma al Teatro Greco di Siracusa


Termini Imerese - Venerdì 24 Maggio 2013 alle ore 17,30 presso l’Antiquarium di Himera, a cura di SiciliAntica e dal Parco Archeologico Himera, con il patrocinio dell’Assessorato Regionale ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana, verranno presentate le Tragedie in programma al Teatro Greco di Siracusa. Dopo l’introduzione di Francesca Spatafora, Direttrice del Parco Archeologico Himera e di Alfonso Lo Cascio, della Presidenza regionale di SiciliAntica, farà seguito la relazione della prof.ssa Giuseppina Giardina, già docente di Lettere, che affronterà il tema “Giustizia e Verità in Antigone e Edipo Re di Sofocle”. Damiano Giunta, Matilde Lumia e Saverio Scalia leggeranno alcuni brani delle due tragedie greche.
L’Associazione SiciliAntica ha organizzato per il 16 e 17 e il 26 e 27 giugno la partecipazione alle tragedie greche che si tengono al teatro greco di Siracusa. Previste inoltre una serie di visite guidate alla riserva di Vendicari e ad Avola.

Per informazioni: SiciliAntica, Via Ospedale Civico, 32 - Termini Imerese Tel. 091 8112571 - 346 8241076 E-mail: terminiimerese@siciliantica.it.

SiciliAntica
Sede di Termini imerese

martedì 21 maggio 2013

Venerdì 24 maggio Palazzo Vescovile - 2° Incontro Laboratorio Formazione Socio Politica


"Responsabilità morale e cittadinanza attiva" è il tema del secondo incontro del Laboratorio di Formazione Socio - Politica, organizzato dall'Ufficio della Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Cefalù.
L'appuntamento è per venerdì 24 maggio, ore 17:00, presso il salone mons. Emiliano Cagnoni, Palazzo Vescovile, piazza Duomo, Cefalù - relatore mons. Francesco Casamento.
Il primo incontro del Laboratorio è avvenuto l'8 maggio, presente il Vescovo mons. Vincenzo Manzella, con l'intervento del prof. Manlio Corselli su: "Le politiche ed il principio del Bene Comune".
Il Laboratorio si rivolge ai Sacerdoti, ai Diaconi, Operatori della Pastorale nelle Parrocchie, agli Amministratori locali, alle Consulte giovanili, alla Associazione Giovani Amministratori Madoniti, ai Docenti di Religione ed a quanti, da cristiani, in modo speciale giovani, sono impegnati o desiderano impegnarsi, nel sociale e nella vita politica per il bene comune.
A conclusione del Laboratorio - si sviluppa in un percorso logico di 5 Incontri - verrà rilasciato ai partecipanti (è consentita 1 assenza) un attestato ad hoc.
L'intervento di mons. Casamento costituirà un numero speciale del Giornale di Cefalù, notiziario in onda domenica 26 maggio ore 12:55 su Radio Cammarata in Blu; con replica lunedì 27 ore 12:55 e giovedì 30 ore 12:30. L'Ufficio diocesano della Pastorale Sociale e del Lavoro - Direttore don Calogero Falcone - metterà a disposizione delle emittenti locali che ne faranno richiesta copia della registrazione.
Carlo Antonio Biondo

Nella foto da sinistra: Vescovo Vincenzo Manzella, don Calogero Falcone

Un morto scomparso e una storia di mafia


Raffaele Damiani, giallista aliese – pisano, quest’inverno ci ha puntualmente donato un’altra avventura della saga del vice – questore Elio Vittori, dal titolo I love Sicilia: un vero e proprio  prequel, come accade quando diventano troppo familiari i personaggi. Si tratta, infatti, della prima indagine del funzionario di polizia, allora solo commissario in forza presso la squadra mobile di Palermo, alle prese con un’affascinante vedova di mezza età che sostiene di non aver più trovato i poveri resti del marito nel cimitero dei Rotoli. Inizia così una peregrinatio per i luoghi più belli della Sicilia, le Madonie in primis, ma anche Pisa e Lourdes, in un estenuante rincorrersi d’indizi e falsi indizi all’ombra della mafia, con tutto quanto ciò comporta: allusioni, mezze verità, silenzi, omissioni e reticenze.
Accanto, lo sbocciare della storia d’amore con Eleonora, la futura, eterna fidanzata di Vittori, in un contrappunto un po’ manierato. E manierata è invero una parte non indifferente del romanzo, con scene scontate e un buonismo che dà fastidio. Certo, l’impalcatura è ambiziosa, desta curiosità nel lettore, ma si fa fatica a seguirla, sicché si rimpiange l’essenzialità dei gialli precedenti. Non va però disconosciuta una significativa maturazione nella resa psicologica dei personaggi, quasi tutti contraddistinti, questi, da una malinconia che incanta e per così dire soggioga, facendoci passare sopra rispetto a certe cadute di stile, come le pedanti (da vera guida Touring) descrizioni dei siti.
Il fatto è che Damiani ha una sapidità narrativa che la vince sulle debolezze: una genuinità che appassiona e intriga, come se avessimo a che fare con prodotti artigianali vergini da sofisticherie postmoderne. Sono storie che arieggiano i gialli italiani degli anni sessanta e settanta del secolo scorso, specie questa I love Sicilia, seppur essa superi per mole compositiva quei testi ormai lontani.
Il romanzo è anche una preziosa testimonianza di uno che poliziotto è stato per davvero; e, dunque, le sue pagine hanno lo stigma della verità: non, beninteso, la banale verità della cronaca ma la “verità” del clima e delle atmosfere, né troppo ovattati come nelle crime stories d’un tempo, né sanguinosi e truculenti come in troppi thriller d’oggi. Semplicemente, la drammatica evidenza del delitto riscontrabile nella vita d’ogni giorno e spesso più misterioso dei casi d’invenzione. Eppure, questo realismo così convincente non disdegna il fiabesco, secondo un gioco che è alle origini stesse del genere narrativo; sicché leggiamo con piacere autentici intrecci sospesi tra quotidianità e sogno.
Rosario Pollina

RAFFAELE DAMIANI, I love Sicilia, Roma Rai Eri 2012.

lunedì 20 maggio 2013

Poker stagionale del trapanese Andrea Raiti - Sua la vittoria al 5° Slalom Città di Caltavuturo


Caltavuturo, 20 maggio - “Poker” stagionale per il forte specialista trapanese Andrea Raiti (nella foto accanto). L’imprenditore nato a Buseto Palizzolo, dopo essersi imposto nel corso degli ultimi due mesi solari, nell’ordine, nello Slalom Pista Concordia, nello Slalom Città di Biancavilla (rispettivamente prova d’apertura e seconda tappa dello Challenge Palikè 2013) e nello Slalom Città Internazionale dei Marmi Custonaci (disputato soltanto domenica scorsa), ha apposto ora la propria pregevole firma anche nel 5° Slalom Città di Caltavuturo, seconda prova con validità per il Campionato siciliano di specialità, ma pure terzo atto stagionale dello Challenge Palikè 013, a cura del Team Palikè Palermo. Quattro “acuti” colti sinora quest’anno da Andrea Raiti e dalla sua Radical SR4 Suzuki, dunque, che consentono al portacolori della scuderia Catania Corse di raggiungere una cifra assolutamente incredibile, ossia la 50a vittoria assoluta nella sua carriera da pilota.
Non si è trattato comunque di un’affermazione conquistata a mani basse e senza avversari per Andrea Raiti a Caltavuturo, in un contesto paesaggistico, storico, culturale e sportivo unico e quanto mai incantevole, “culla”, nei decenni trascorsi, della leggendaria Targa Florio conosciuta e rinomata in tutto il globo. A mettere paura al futuro vincitore ci ha pensato ad esempio l’altro trapanese (ma nativo di Custonaci) Vincenzo Pellegrino, che al traguardo ha accusato alla fine un distacco di 2”20 da Andrea Raiti, un margine tutto sommato contenuto, piazzandosi in seconda posizione. Vincenzo Pellegrino, alfiere dello Sporting Club Partanna, si era preso il lusso di vincere anzi la seconda manche (sulle tre in programma), alla guida di un’altra Radical SR4 a motore Suzuki, approfittando di una piccola “sbavatura” accusata da Raiti, in quel momento secondo dietro Pellegrino a soli 8 millesimi di secondo. Andrea Raiti ha però messo le cose in chiaro nella terza e decisiva sfida tra i birilli, dove ha notevolmente abbassato i propri limiti, chiudendo in 138,39 “punti-secondi” (unico pilota ad avvicinarsi al “muro” del minuto e diciotto secondi) e ponendo fine alla questione. Per Vincenzo Pellegrino la resa, ma con l’onore delle armi, in 140,59 “punti-secondi”.
Flavio Lipani
Ufficio stampa Team Palikè

GRANDE SUCCESSO AL 5° AUTOSLALOM CITTA’ DI CALTAVUTURO 2013


Non poteva essere altro che un successo la quinta manifestazione Autoslalom, organizzata dai veterani del Team Palikè.
Già da sabato 18, Caltavuturo respirava aria sportiva, con i rombi dei motori che rompevano la quiete del paesino madonita ,alle verifiche si presentavano in tanti carrelloni, auto , persone accorse per partecipare da tutta la Sicilia , insomma festa sportiva.
Oggi la gara, un successo di partecipazione 107 le preiscrizioni e circa 901 le iscrizioni con verifica e di pubblico.
Il 5° Autoslalom, COPPA GIOVANNI FIORI – TROFEO RAFFAELE BARBERINO E MEMORIAL NICOLO’ CAPUANO organizzato dal Team Palikè con la partecipazione di tanti sponsor, tra cui il Comune di Caltavuturo; l’impegno congiunto dell’amministrazione comunale, dal Sindaco Calogero Lanza e di tante realtà commerciali, presenti sul territorio hanno consentito di porre in opera questa manifestazione sportiva , che vanta una tradizione ULTRAVENTENNALE. La collocazione del suo percorso di gara di un tratto del mitico circuito della Targa Florio. La gara valevole per il campionato Siciliano, ha visto la partecipazione di oltre 80 auto di tutte le categorie .
Tra questi tre cittadini caltavuturesi Mimmo Faso (Suzuki), Marco Cirrito e Mario Ricotta 112 Abart, tutti iscritti al gruppo N, buone le prestazioni dei locali, che di fronte al loro pubblico ed a quello accorso per l’occasione da tutte le madonie, hanno fatto divertire in una giornata afosa di scirocco.
Caltavuturo conferma ancora una volta la sua prestigiosa fama di Città sportiva, soprattutto nel campo automobilistico.
Il vincitore assoluto della gara è stato Andrea RAITI su RADICAL SR4 (nella foto) SPS SP 53 1600 cc., della scuderia Catania Corse. Il prossimo anno sarà una gara ancora più partecipata.
Salvatore Sciortino

venerdì 17 maggio 2013

Sarà Andrea Raiti il pilota da battere nel 5° Slalom Città di Caltavuturo - motori accesi domenica a partire dalle 9


Caltavuturo, 16 maggio - Sono queste ore di trepidante attesa, per i numerosi appassionati di motori isolani, in vista del 5° Slalom Città di Caltavuturo, competizione che assegnerà punti utili per il Campionato siciliano della specialità, ma anche terzo atto stagionale dello Challenge Palikè 013 (che quest’anno solennizza l’approdo alla sua diciassettesima edizione), serie automobilistica ideata e promossa sul territorio dal Team Palikè Palermo. La nuova sfida tra i birilli, ospite in un contesto paesaggistico, storico, culturale e sportivo unico e quanto mai incantevole, “culla”, nei decenni ormai trascorsi, della leggendaria Targa Florio conosciuta e rinomata in tutto il globo, è in programma nell’imminente weekend compreso tra sabato 18 e domenica 19 maggio. La ridente cittadina a prevalente vocazione agricola “abbarbicata” sulla catena montuosa-collinare delle Madonie, a 635 metri sul livello del mare, prova in questa maniera a rilanciare le proprie quotazioni nell’ambiente delle corse isolane. Il 5° Slalom Città di Caltavuturo torna infatti ad essere disputato dopo tre anni di pausa, quanto meno sotto l’egida di Aci Csai.
Un ritorno, quello sullo ‘storico’ tracciato madonita (peraltro sempre in condizioni di sicurezza assoluta, come tradizione consolidata da parte degli organizzatori) voluto fortemente dal Team Palikè Palermo, con al timone gli esperti Annamaria Lanzarone, Nicola, Dario e Roberto Cirrito, staff che a Caltavuturo e sulle Madonie gioca praticamente in casa. Importante, altresì, il supporto logistico assicurato dalla locale associazione “Abi Thur” Motors (dall’identificativo del condottiero arabo che diede in origine il nome al paese di Caltavuturo), mentre si è rivelato quanto mai fondamentale il patrocinio offerto dall’Amministrazione comunale di Caltavuturo, con in testa il sindaco, Calogero Giuseppe Lanza. Il 5° Slalom Città di Caltavuturo risulta pure per quest’anno abbinato al Memorial “Nicolò Capuano”, alla Coppa “Giovanni Fiore”, al Trofeo “Raffaele Barberino”, tutti in ricordo di personaggi noti dell’automobilismo sportivo locale, mentre costituisce altresì prova valevole per il 2° Memorial “Francesco Faraco”. Indispensabile, infine, il sostegno del Parco delle Madonie, territorio di cui il comune di Caltavuturo è parte imprescindibile.
Flavio Lipani
Ufficio stampa Team Palikè

giovedì 16 maggio 2013

Novità su Rocca di Sciara



Durante questo inverno un masso si è staccato da ciglio dove si trovava forse da millenni ed è scivolato nella scarpata sabbiosa dove tanti ragazzi si divertono a scivolare quando scalano la montagna.
Nella parte sinistra della foto si può osservare il masso nella sua collocazione originaria, mentre nella parte destra della foto la sua posizione attuale.
La Redazione

Conferenza su Padre Pino Puglisi


Nel pomeriggio di mercoledì 15 maggio, don Domenico Messina ha tenuto in Madrice una conferenza su Padre Pino Puglisi, sacerdote e martire, ucciso dalla mafia 20 anni fa, e che verrà dichiarato beato il prossimo 25 maggio.
Don Domenico ha conosciuto Padre Puglisi nei suoi primi anni di studi teologici a Palermo quando egli svolgeva il suo ministero di parroco a Brancaccio e anche l’incarico di padre spirituale in seminario. Padre Domenico ha presentato don Puglisi come uomo di preghiera, di pazienza e di perdono. Queste tre dimensioni, vissute in modo semplice ma profondo, caratterizzarono l’impegno pastorale di don Pino e di fatto infastidirono i mafiosi che gestivano cosa nostra.
La Redazione

sabato 11 maggio 2013

Frate Umile da Petralia Soprana e il Crocifisso di Caltavuturo


Lo scorso 4 maggio, in concomitanza con la festa del Crocifisso, si è tenuta presso i locali del Museo Civico una conferenza sulla figura di Frate Umile da Petralia Soprana, autore del Cristo in croce conservato nella chiesa del Convento di Caltavuturo. Relatore dell’incontro è stato il sig. (i titoli professionali bisogna averli conseguiti per vantarsene!) Felice Dell’Utri, autore a suo tempo insieme a Rosolino La Mattina di una monografia sul frate scultore, che per l’epoca (1987) poteva rappresentare un buon repertorio di partenza per lo studio della scultura francescana del Seicento, ma oggi essa è ampiamente superata dai nuovi studi che si sono succeduti negli ultimi due decenni. Questo anacronismo degli studi presentati è stato manifesto anche nella mostra fotografica allestita in contemporanea in altri locali sempre del Museo Civico, dove sono state esposte delle vecchie foto di opere, molte delle quali ormai restaurate, e soprattutto con attribuzioni oggi non più accettabili per frate Umile, come il Crocifisso di Castelbuono, quello di Termini e molte altre.
Vorrei tralasciare, dunque, i contenuti poco interessanti dell’intervento, come pure mi pare poco opportuno replicare alle considerazioni non troppo lusinghiere espresse nei miei confronti (per dirla con Manzoni: «Ai posteri l’ardua sentenza»!), e vorrei invece dire qualcosa sul Crocifisso di frate Umile conservato a Caltavuturo, di cui si è fatto appena cenno durante l’incontro del 4 maggio.
Per quanto attualmente ne sappiamo, la prima volta che l’opera caltavuturese viene ricordata dalla storiografia è nel testo di fra’ Benedetto Passafiume, De Origine Ecclesiae Cephaleditanae... (1645), dove a pagina 59, parlando del Convento di Santa Maria di Gesù fondato dai francescani Osservanti Riformati nel 1625, a un certo punto si legge che «in quella chiesa si venera la Santa Immagine del Signore Crocifisso delineata da Frate Umile di Petralia».
Il Crocifisso di Caltavuturo è ricordato poi da fra’ Pietro Tognoletto nella sua “Opera Summa” sull’Ordine minorita Riformato in Sicilia (pubblicato postumo nel 1681), che mette l’opera al secondo posto in un elenco di trentatre crocifissi tutti realizzati, secondo lo storico palermitano, da Frate Umile. Appare ovvio che l’elenco proposto dal Tognoletto non può minimamente essere preso in considerazione dal punto di vista della cronologia delle opere, non era questo il suo intento, come pure il numero di opere elencate appare evidentemente emblematico e non reale. Uno scritto come quello del Tognoletto, che si può pienamente inserire nel genere letterario delle agiografie controriformiste del Seicento, va correttamente interpretato e non preso alla lettera, ma per far ciò ovviamente ci vogliono competenze adeguate. Un documento o una fonte è inutile o addirittura fuorviante se non si sa interpretare correttamente, ma noi storici dell’arte abbiamo dalla nostra un’arma in più, infatti i nostri primi documenti sono le opere stesse, che ci danno indicazioni al pari, o forse più, di una fonte scritta. Inoltre penso che non ci sia nulla di più avvilente del vedere trattare le opere d’arte, le sculture di frate Umile in questo caso, come pura tecnica esecutiva, che è il livello di lettura più basso dentro l’infinito mondo di linguaggi che l’opera d’arte racchiude in sé. Ciò che appare da questo tipo di supponenza e che Frate Umile abbia fatto i suoi crocifissi con lo stampino e quindi essi sono tutti uguali, l’importante è verificare le rispondenze tecniche o, peggio ancora, iconografiche. Evidentemente le cose non stanno così.
Cercando allora di inserire il Crocifisso di Caltavuturo nel percorso artistico di Frate Umile, rispetto a quanto sostenuto finora, io ritengo che esso non possa trovare assolutamente posto fra le opere giovanili del Pintorno, essendo totalmente distante dal naturalismo espressionista ad esempio del Crocifisso di Petralia Soprana, come pure sembra molto difficile che la nostra opera possa precedere il Crocifisso di Collesano, datato 1635, già più composto rispetto a quello di Petralia ma ancora legato a quella prima fase realizzativa. Assai vicini al nostro Crocifisso appaiono invece le opere Calabresi e il Crocifisso di Polla, mentre per la Sicilia il Crocifisso di Sant’Antonino a Palermo, opera lasciata incompiuta dal Pintorno e poi completata dai suoi collaboratori. Tutte queste opere, compresa quella di Caltavuturo, manifestano un mutato linguaggio del frate scultore, legato adesso ad un classicismo pieno e maturo, probabilmente acquisito durante il viaggio in terraferma (1636 – 1637), dove ormai le ferite sempre evidenti ed abbondanti non disturbano più la pacata serenità dell’immagine. Anche il panneggio del perizoma si fa più morbido e sembra risentire di quanto nel frattempo andava realizzando l’altro grande protagonista della scultura francescana della prima metà del Seicento, frate Innocenzo da Petralia Sottana. La datazione più convincente per il Crocifisso di Caltavuturo, tenendo conto anche dei tempi relativi alla costruzione del convento e della chiesa annessa (cfr. Caltavuturo. Atlante dei beni culturali, ed. L. Romana, Caltavuturo 2009, pp. 128-131), mi sembra essere dunque tra la fine del 1637 e la prima metà del 1638, cioè negli ultimi anni della vita di frate Umile, che muore il 9 febbraio del 1639.
Vorrei concludere questo mio breve intervento ritornando sulla sera del 4 maggio. Non tutto è stato negativo. Molto interessante è stato infatti l’intervento di apertura della dottoressa Maria Grazia Muscarella sull’estetica, nel senso più alto del termine, della rappresentazione del Cristo sofferente, con l’unica pecca che è stato troppo breve: si poteva dare più spazio a questa tematica senz’altro più stimolante del resto.
Giuseppe Fazio

giovedì 9 maggio 2013

Convegno su l’Abbazia di San Giorgio a Gratteri


Organizzato da SiciliAntica, in collaborazione con l’Università della Tuscia di Viterbo e con il patrocinio del Comune di Gratteri, si terrà sabato 11 maggio 2013 con inizio alle ore 9,00 il convegno dal titolo “L’Abbazia di San Giorgio a Gratteri nel contesto dell’Architettura ruggeriana”.
L’incontro si terrà presso la sala conferenze del centro diurno “Francesca Morvillo” a Piazza Ungheria a Gratteri.
Il programma dei lavori prevede i saluti di Melina Greco, presidente della sede di Cefalù di SiciliAntica e del sindaco di Gratteri Giuseppe Muffoletto. Farà seguito la tavola rotonda moderata da Alfonso Lo Cascio, della Presidenza regionale SiciliAntica. La prima relazione sarà dell’architetto Tania Culotta che parlerà su “L’Abbazia di San Giorgio: storia e progetti” a cui farà seguito l’intervento dell’archeologo Amedeo Tullio che parlerà dell’indagine archeologica.
La relazione successiva sarà quella di Pietro Longo, Presidente di Italia Nostra di Palermo, che terrà un intervento su “Conservazione e salvaguardia dei beni culturali: la valorizzazione di San Giorgio”, mentre Salvatore Fodale, docente di storia medievale presso l’università degli studi di Palermo, parlerà su “La chiesa di San Giorgio a Gratteri”. Altro intervento previsto sarà quello di Ruggero Longo, ricercatore di storia medievale presso l’università degli studi della Tuscia di Viterbo, che parlerà su “Traduzione e innovazione della Chiesa di San Giorgio a Gratteri”, mentre Francesco Capitummino, dell’università degli studi della Tuscia di Viterbo, terrà una relazione dal titolo “L’Abbazia di San Giorgio a Gratteri. La prima fondazione cistercense nel regno di Sicilia”. Le conclusioni sono affidate a Maria Andaloro, docente di storia dell’Arte presso l’università degli studi della Tuscia di Viterbo.
A conclusione della tavola rotonda si terrà la cerimonia di intitolazione di una strada di Gratteri alla memoria dell’architetto Pasquale Culotta, già preside della facoltà di architettura di Palermo. Nel pomeriggio, subito dopo il pranzo, è prevista la visita guidata all’Abbazia di San Giorgio che concluderà la giornata. Per informazioni: Tel. 0921 423641 Cell. 347 3363088.
SiciliAntica
Sede di Cefalù

Conferenza su Frate Umile da Petralia


Giorno 4 maggio si è svolta presso il Museo Civico “Don Giuseppe Guarnieri” una conferenza su ”Frate Umile da Petralia” tenuta dallo storico dell’arte Felice Dell’Utri (nella foto il secondo da destra). La conferenza inaugurava una mostra fotografica di Carmelo Bosco (nella foto il primo da destra) sui Crocifissi di Frate Umile.
La conferenza del Dell’Utri, a parte le solite notizie sullo Scultore madonita, nulla ha detto di nuovo sul nostro Crocifisso del Convento, ma ha sicuramente impressionato il pubblico presente per uno sfogo personale verso uno studioso madonita che ha criticato uno studio monografico su un allievo di frate Umile. Ecco le testuali parole: «Tempo fa, pubblicarono un articolo in una rivista specializzata. Questo articolo riguardava un allievo  di Umile da Petralia, Innocenzo da Petralia. Allora, una parentesi, -dal profondo della mia cattiveria ora rispondo.  Dico a voi quelle parole che allora disse quello scrittore - una modesta tesi di laurea, nella sostanza – riferendosi alla monografia su Innocenzo da Petralia edita dalla Lussografica:“una pretenziosa monografia”. Allora il pretenzioso autore si chiede come mai il Tognoletto non parla di Innocenzo mentre parla di Umile? Da nisseno autentico ci dico “tu sì sceccu!”. Perchè in questo catalogo il Tognoletto è interessato solo ai santi dell’ordine, ai beati dell’ordine e non fa cenno ad altri artisti ... ».
Francamente da uno che si dichiarava un grande ammiratore dell’umiltà di Frate Umile un esordio simile nessuno se l’aspettava: tanta acredine e “cattiveria” - confessata dal medesimo -.
 Forse le immagini dei combattenti del teatro dei pupi hanno avuto il sopravvento nel suo animo rispetto alla non-violenza delle opere di Frate Umile. Personalmente ci sono rimasto molto male anche perché quel tal studioso definito “sceccu” era mio ospite e non credo che meriti un tale giudizio, poiché il dottor Giuseppe Fazio, attualmente è dottorando presso l’Università degli studi di Padova, ha pubblicato lavori di un certo livello scientifico e gode di ampia stima tra i più importanti studiosi d’arte della Sicilia.
TerraNova tra non molto pubblicherà una legittima replica del dr. Fazio al Dell’Utri.
Ritengo che qualsiasi studioso serio per difendersi da eventuali critiche dovrebbe elaborare nel suo cervello buoni argomenti e non offese gratuite.
Anche la mostra fotografica di fatto non era di livello eccellente, infatti non si poteva restare delusi osservando le vecchie foto di opere restaurate già da diversi anni.
Luigi Romana

5° Autoslalom Città di Caltavuturo



5° Autoslalom Città di Caltavuturo - 2° Trofeo “Memorial” Francesco Faraco
Il Team PALIKE con il patrocino del Comune di Caltavuturo ed altre associazioni’ Abitur Motors, Aci csai, LPG Raging, fabbrjan assicurazioni organizzano per il 18 e 19 maggio 2013, si torna a correre per le vie di Caltavuturo con il 5° Autoslalom.
Salvatore Sciortino

Laboratorio di Formazione Socio Politica


L’Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Cefalù, raccogliendo l’invito del Vescovo mons. Vincenzo Manzella e le esigenze degli amministratori locali, in questo anno pastorale, ha deciso di iniziare un laboratorio di formazione socio-politica con la collaborazione degli uffici diocesani della Cultura, della Scuola, della Catechesi, delle Comunicazioni Sociali e della Pastorale Giovanile.
"Tale impegno che intendiamo sviluppare in 5 incontri- dice il direttore dell'Ufficio di Pastorale Sociale don Calogero Falcone - nasce da una forte esigenza di riprendere il significato fondamentale di una formazione che apra i cristiani alla comprensione, all’impegno politico e sociale in una realtà sempre più articolata, complessa, ma, proprio per questo, sempre più stimolante".
Gli incontri sono rivolti: alle Parrocchie della diocesi di Cefalù, agli Amministratori Pubblici locali, alle Consulte giovanili, all’Associazione Giovani Amministratori Madoniti, ai Docenti di religione.
Gli incontri si svolgeranno presso l’Oratorio dell’Annunziata a Cefalù in Corso Ruggiero dalle ore 17.00 alle 19.00.
Carlo Antonio Biondo

mercoledì 1 maggio 2013

MEETING ORCHESTRINE GRUPPI FOLK



Caltavuturo, sabato 4 maggio 2013. Da un'intervista al Presidente del GRUPPO FOLK GAZZARA di Caltavuturo si evince quanto segue sulla manifestazione:
 la manifestazione consiste nel fare esibire le orchestrine dei gruppi folk. In occasione dei 25 anni di attività della nostra associazione, abbiamo pensato di organizzare una serie di eventi che hanno lo scopo di valorizzare, evidenziare e segnare la forte ed intensa attività dell'associazione. A tale scopo abbiamo invitato gruppi con i quali in questi anni abbiamo intrattenuto rapporti di amicizia e collaborazione.
Meeting delle orchestrine ha lo scopo di valorizzare i musicisti dei gruppi Folkloristici, molto spesso messi in ombra dal corpo di ballo, questa è l'occasione di essere  loro i protagonisti. Per noi di Caltavuturo ha il duplice aspetto, valorizzare i nostri ragazzi musicisti e finalmente dopo tanti anni abbiamo la possibilità di avere un'orchestrina di ragazzi di Caltavuturo e principalmente , cresciuti nella nostra associazione. Diventati adulti potranno essere il futuro del gruppo e i futuri dirigenti!!!! Un grazie va alla confraternita del  SS Crocifisso e a quanti stanno collaborando con le nostre iniziative.
Il calendario degli eventi:
·      4 maggio ‘meeting delle orchestrine dei gruppi folk’
·      8 giugno ‘il fanciullo e il folklore’
·      7 luglio ‘raduno delle cordelle madonite’
·      16/20 agosto ‘Festival Internazionale del Folklore’
·      8 settembre ‘raduno del folklore regionale’.
Sicuramente sarà uno spettacolo nello spettacolo , assistere all'esibizione dei gruppi , che con il passare del tempo hanno acquisito esperienza nel mondo dello spettacolo , specialmente il locale gruppo che con i sui 25 anni di attività (il più longevo gruppo associativo di tutti i tempi a Caltavuturo), che lo hanno visto più volte protagonista in giro per l'Europa.
Voglio precisare i nomi dei nostri musicisti locali … alla fisarmonica SCIORTINO GIUSEPPE, al friscaletto e altri strumenti a fiato POLIZZI MARCO, alla chitarra RIZZITELLO NICOLA, al basso acustico RIZZITELLO RICCARDO, alle percussioni GUARNIERI EMANUELE, voci soliste: GENNUSO NIETA, SCIORTINO FRANCESCO, CALVAGNA EMANUELA, RUGGIRELLO ANTONELLA e CUCCIA RITA.
Salvatore Sciortino

E' in edicola il mensile Espero. In apertura, dopo l’abolizione della Province: creiamo il Consorzio dei Comuni Termini Cefalù Madonie



E' in edicola “Espero”, il mensile del comprensorio Termini, Cefalù, Madonie. In apertura: la legge regionale cancella le province e da il via libera alle unioni tra i comuni: potrebbe nascere quello tra Termini Cefalù Madonie. E sempre in apertura i lavori della XXIII Assemblea dell’Avis, una importante presenza nel territorio.
Per Termini Imerese al via la IV Infiorata Termitana, inoltre un articolo sulla scomparsa di Giovanni Aglieri Rinella, il sindaco dei tempi della D.C. e un altro sul Museo Civico in attesa ancora del concorso per il nuovo direttore. Continuando un Campus per la formazione di ragazzi che diventeranno peer educator e alcuni appunti d’archivio di Rosario Termotto sull’attività storico-artistica. Per la rubrica un libro al mese, si parla de “L’Occhio magico”, il nuovo libro di Aurora Rainieri, e tra le iniziative di solidarietà una Campagna a favore dell’AIL.
A Cefalù Pagine di storia: un articolo sulla Resistenza antifascista e un altro sull’arrivo del nuovo responsabile del reparto della Polizia Stradale, Ferruccio Palazzolo. Ritorno al passato in contrada Pisciotto, dove è mancata la luce per due giorni a causa di un ciclone che vi si è abbattuto e un servizio sul bilancio positivo per l’Associazione A.M.A. A Castellana Sicula dalle Madonie alle Ande: si parla dell’opera apostolica di frate Guglielmo acclamato in America latina come santo. A Lascari nasce il Museo Virtuale della memoria collettiva mentre rischia di scomparire Torretonda, proprietà dei baroni Mandralisca.
Isnello la musica “ha parlato” nella chiesa Madre grazie a Steven Mead, il maestro inglese numero uno nella categoria degli ottonisti. A Campofelice di Roccella un Piano triennale pieno… di strafalcioni: nel documento più che le idee spiccano gli errori di grammatica, e per la scuola dell’infanzia Scuola dell’infanzia, un’esperienza oltre ogni aspettativa, che ha oltrepassato la sacralità dell’evento. A Sciara, il libro direttamente a casa: iniziativa per creare una rete culturale. A Gangi l’associazione Filodrammatica “Il Minotauro” dona un defibrillatore all’ASD e l’amministrazione festeggiati i 100 anni del nonnino musicista. Per Caccamo una Croce di guerra ai famigliari di un deportato della seconda guerra mondiale, mentre a Geraci Siculo la banda musicale alla processione dei Misteri di Caltanissetta. Infine a Collesano  presentato il primo libro del poeta Antonino Cicero: La forma perfetta della poesia.

Sotto la prima pagina giornale Espero.