giovedì 27 gennaio 2011

LA LETTERA DI UN GIOVANE MILITANTE DI SEL AI GIOVANI DEMOCRATICI SICILIANI

Cari Giovani Democratici,
chi vi sta scrivendo è uno dei tanti giovani militanti siciliani del partito di Nichi Vendola.
Ho voluto scrivere queste brevi righe per testimoniare la mia indignazione e delusione sulla linea politica scelta dal vostro partito a livello regionale.
Tanto tempo è passato dall’ultimo congresso regionale, dal quale l’On. Lupo è stato eletto segretario del partito con una linea politica ben netta e determinata circa l’appoggio al governo Lombardo. Ma già all’indomani di quel congresso, la linea del partito è cambiata in nome di una falsa idea riformatrice. Ed oggi vi ritrovate a sostenere un governo regionale incapace di intraprendere iniziative forti per riformare le varie istanze provenienti dalla società siciliana e contrastare così la grave crisi economica che colpisce settori fondamentali dell’economica siciliana e tante famiglie. Solo parole, soltanto belle parole escono dai grigi palazzi della politica. Dopo circa sei mesi di governo si aspettano ancora i primi risultati. Le tanto annunciate riforme rimangono dietro l’angolo, o meglio sui poster delle vostre campagne soltanto come slogan di propaganda.
Nonostante non abbia mai aderito al vostro partito, mi sono sempre interessato alle vostre vicende poiché le ritenevo dinamiche che potevano interessare l’intero centro sinistra.
Il pd a cui ho pensato sempre è un partito molto diverso da quello attuale.
Ho sempre pensato ad un pd ampio, aperto alle critiche e al confronto, ben radicato sul territorio, non attaccato alle poltrone, vicino alle giovani generazioni.
Ho sempre sognato un pd in cui i giovani potessero essere il fulcro centrale del partito.
Ho sempre sognato un pd unito a tutte le altre anime della sinistra italiana e siciliana. Si, tutti uniti per portare avanti le istanze dei più deboli, per dare voce a chi non ne ha, per guardare a quel pezzo di società abbandonato a se stesso, per ridare cittadinanza a tutti quei diritti che ogni giorno vengono frustrati e calpestati.
Ma ad oggi mi rendo conto che quel pd che sognavo non esiste ancora. Questo pd è ancora un partito troppo debole, non solo elettoralmente, ma soprattutto politicamente e si rivela succube alle politiche dettate da Lombardo. Un partito in cui prevalgono ancora determinate logiche di potere rispetto alla vera e nobile idea di innovazione.
E vi chiedo a voi, cari Giovani Democratici di avere il coraggio di osare, di scegliere, di decidere. Vi chiedo di prendere una posizione forte contro il prevalere di queste logiche che sono lontane dalla nostra concezione della politica. Vi chiedo di prendere una posizione forte contro questo governo regionale, e di lottare all’interno del vostro partito per cercare di delineare un'altra linea politica ben diversa da quella attuale. Una linea politica che possa essere incentrata sulla costruzione di una reale alternativa di governo. Lo dobbiamo ai tanti e alle tante siciliane che credono ancora in una possibilità di cambiamento per questa terra. Lo dobbiamo alle migliaia di giovani che come noi, non vedono davanti a loro, speranze di futuro. Insieme possiamo fare tanto, ognuno nei rispettivi partiti, lavoriamo per ricostruire una coalizione. Lavoriamo per ricostruire l’unità della sinistra in Sicilia e in Italia. Questa regione ha tanto bisogno di sinistra. E la sinistra ha tanto bisogno anche del partito democratico.
E allora compagni lavoriamo insieme per ridare speranza a questa terra, affinché tutti i siciliani possano ritornare a sognare dopo tanti anni di politiche clientelari dei vari governi delle destre. Rimettiamoci in marcia, facciamo splendere un volto nuovo e solare del centro sinistra siciliano. Mandiamo a casa il governo Lombardo e creiamo le condizioni per governare democraticamente e non con ingiusti ribaltoni questa splendida terra, perché ha il diritto di essere amministrata da gente onesta e capace che lavori per un nuovo risorgimento siciliano.
Caltavuturo (PA), 26 gennaio 2011
Con affetto
Antonino Musca
(nella foto in alto con Nichi Vendola)

lunedì 24 gennaio 2011

IL COMUNICATO DELLA PRO LOCO DI CALTAVUTURO

Come tutti i cittadini caltavuturesi attenti, anche quest’Associazione, ha avuto modo in questa settimana di apprendere le dichiarazioni apparse sul Giornale di Sicilia del 18 e 19 gennaio scorso circa l’appartenenza della Phiale aurea al territorio di Termini Imerese, affermazione questa esternata dall’assessore alla cultura A. Campagna in occasione della mostra che si inaugurerà il 28 p.v. al Museo Baldassarre di Termini Imerese.

Lasciando ad altri le valutazioni sull’aspetto socio-politico dell’attribuzione, dopo un lungo (circa 17 anni) e travagliato rientro dagli USA, della Phiale aurea all’Antiquarium di Imera, con questo comunicato vogliamo esprimere il nostro disappunto per le suddette affermazioni che, a nostro parere, non tengono conto della cultura, della sensibilità e dell’impegno che il nostro paese ha sin da subito dimostrato per la Phiale aurea, e pertanto le riteniamo del tutto gratuite e fuori luogo.

A chi si chiede perché la Pro Loco ha sentito la necessità di rispondere alle affermazioni di un amministratore rispondiamo con una semplice considerazione: il 28.11.2004 dopo varie vicissitudini nasceva a Caltavuturo la nostra Associazione a cui veniva dato il nome

ASSOCIAZIONE PRO LOCO “PHIALE AUREA”

così come molte altre pro loco anche noi abbiamo sentito la necessità di legarci a qualcosa d’importante per la nostra comunità e dunque con questo prezioso ed importante reperto ritrovato nel centro abitato di età ellenistica sul monte riparato e divenuto per Caltavuturo un simbolo anche grazie all’insperato risultato della battaglia giudiziaria intrapresa con gli USA che ha caratterizzato gli anni a cavallo del nuovo secolo ed in cui anche giornali di rilevanza nazionale enfatizzavano l’impegno dell’allora Sindaco titolando “Bill (Clinton) molla il piatto!”, rilevando che il nome Termini Imerese, allora, compariva esclusivamente accanto a Procura della Repubblica e mai come indicazione territoriale.

Inoltre nel 2009 la Pro Loco “Phiale aurea” assieme al Comune di Caltavuturo pubblicavano un’importante studio sul nostro paese dal titolo Atlante dei Beni Culturali di Caltavuturo dove già al primo articolo si parla della “Phiale aurea”, accanto ad una sua splendida immagine a pagina intera, proprio a significare l’importanza che essa ha per Caltavuturo e per i caltavuturesi, e con un pizzico di campanilismo siamo convinti che se oggi venisse fatto un sondaggio ai cittadini di entrambe le comunità sulla conoscenza della Phiale aurea, benché con evidente disparità numerica, l’ago della bilancia penderebbe dalla nostra parte.

Dunque diciamo all’Amministrazione Comunale di Termini Imerese, al di là delle diverse convinzioni politiche, di avere rispetto del nostro paese e soprattutto di noi caltavuturesi riconoscendo l’origine del ritrovamento nel nostro territorio così come supportato dalla letteratura sull’argomento, a riprova di ciò basta visionare la home page della Soprintendenza di Palermo in cui ampio risalto viene dato alla Phiale aurea di Caltavuturo

Pro Loco “Phiale aurea” di Caltavuturo

venerdì 21 gennaio 2011

L’INIZIATIVA SU FACEBOOK PER LA PHIALE AUREA DI CALTAVUTURO

E’ un successo l’iniziativa lanciata su facebook da parte del Circolo Arci “20 gennaio” di Caltavuturo per cambiare l’immagine del profilo degli utenti con la foto della Phiale aurea di Caltavuturo. Da ieri in tantissimi hanno sostituito la propria immagine con la bellissima foto del piatto d’oro, recentemente oggetto di polemiche tra Caltavuturo e Termini Imerese circa l’attribuzione del suo ritrovamento.

L’ideatore dell’iniziativa è Davide Romana (nella foto), iscritto all’arci: “L’idea di proporre un’iniziativa su facebook, luogo di ampio risalto mediatico – afferma Romana - è nata in appoggio all’iniziativa dell’Assessore alla cultura Cerra, dopo aver assistito alle polemiche sulla Phiale che hanno animato questi ultimi giorni. Noi caltavuturesi teniamo molto a questo reperto, ritrovato a Monte Riparato e riteniamo fastidioso che non venga riconosciuto e evidenziato il legame storico e archeologico con Caltavuturo – continua Romana – sicuramente è un bene che appartiene alla cultura e alla storia della Sicilia ma non ci si può nascondere dietro un velo di Maya in merito al ritrovamento, come dichiara la sovrintendenza. In fine ci auspichiamo che il prestigio della Phiale possa essere mostrato agli occhi di tutti (vedasi Shanghai) e che a breve ritorni nella sua terra di ritrovamento".

Circolo Arci di Caltavuturo

giovedì 20 gennaio 2011

LA PHIALE AUREA DI CALTAVUTURO. BASTA CON L'ANTISTORIA CAMPANILISTICA!

Martedì 18 gennaio 2011 sul Giornale di Sicilia viene pubblicizzato, con un articolo, l'evento dell'inaugurazione della mostra nel Museo Civico di Termini con protagonista la Phiale Aurea... che non viene citata con "di Caltavuturo" come ufficialmente, dalla documentazione della soprintendenza e dall'Assessorato regionale BB. CC., si evince.

In più la collega, Assessore alla Cultura di Termini, Angela Campagna, afferma: "la storia della Phiale è strettamente legata al territorio di questa città, per cui è doveroso averla qui". In tutto l'articolo non si menziona minimamente Caltavuturo. Da precisare, la nostra amministrazione non è stata invitata all'evento dell'inaugurazione.

Il sottoscritto e il Sindaco nella giornata di ieri diramavamo il seguente comunicato stampa:

“L’Amministrazione comunale di Caltavuturo con molto rammarico apprende in data odierna, 18 gennaio 2011, da un articolo apparso sul Giornale di Sicilia, in merito alla mostra che si inaugura giovedì 20 gennaio al Museo Baldassarre di Termini Imerese in cui verrà esposta la Phiale Aurea di Caltavuturo, che non manca occasione di attribuire, ancora una volta, arbitrariamente il ritrovamento del piatto d’oro. L’Assessore alla Cultura del Comune di Caltavuturo Massimiliano Cerra afferma con decisione: “Apprendo, leggendo dall’articolo del gds, che la collega Assessore Angela Campagna ritiene di affermare che ‘la storia della “Phiale Aurea” è strettamente legata al territorio di Termini Imerese, per cui sarebbe doveroso averla lì.

Già a settembre, in un dibattito con il Presidente di Imera sviluppo,ho cercato di chiarire che il ritrovo della Phiale Aurea è avvenuto nel territorio di Caltavuturo, precisamente a Monte Riparato. Ancorauna volta, devo constatare purtroppo, - continua Cerra - che si prova a depistare la storia e l’archeologia a proprio favore. Spero che, da oggi in poi e definitivamente, il protagonismo della Phiale Aurea, in qualunque occasione, sia esplicitato accanto al nome di Caltavuturo. Il Sindaco di Caltavuturo, Calogero Lanza intervenendo in merito, ritiene che: “Il fatto che la sovrintendenza abbia destinato come sede della Phiale Aurea il museo di Himera, piatto d’oro di età ellenistica ritrovato a Caltavuturo e trafugato clandestinamente in America, e che dopo una lunga battaglia, dove il Comune è stato protagonista affinché potesse essere riconsegnato al suo luogo natio, non può sicuramente non tener conto di quella che è la storia della Phiale; in considerazione, altresì, del fatto che il Comune di Caltavuturo ha già inoltrato richiesta per inserire Monte Riparato, dal quale provengono numerosissimi reperti esposti all’Antiquarium, nel Parco Archeologico di Himera, non foss’altro per la storia e per l’importanza data dagli addetti ai lavori al nostro sito archeologico. La nostra speranza è che si sviluppi sempre di più una politica territoriale e non campanilistica, anche su questi temi, per il vero sviluppo del territorio della vallata dell’Himera. Tutto questo va nella direzione degli sforzi e degli impegni economici che le Amministrazioni che si sono succedute nel tempo hanno investito per la realizzazione del Museo Civico “Don Guarnieri”, al fine di ospitare, all’interno della sezione archeologica, la Phiale Aurea di Caltavuturo”.

Mercoledì 19 gennaio 2011 sempre da un articolo del gds che pubblica parte del comunicato di cui sopra si legge un ulteriore dichiarazione della collega Campagna: "riconosco il legame con Caltavuturo, ma quando parlo di stretto legame con Termini mi riferisco al suo ritrovamento perchè senza le indagini partite dalla Procura di Termini probabilmente non si sarebbe mai ritrovata...".

Ed ecco la mia risposta già diffusa in un comunicato: “Vogliamo ribadire e chiarire due punti focali riguardo questa vicenda. Punto primo: la Phiale è stata rinvenuta nel territorio di Caltavuturo, nei pressi di Monte Riparato. Punto secondo: nessuno vuole mettere in discussione che il piatto d’oro non sia un reperto che appartiene a tutta la cultura siciliana, bensì, quello che vogliamo far rilevare è che la storia non può essere riscritta a piacimento. Credo fermamente che il nome della Phiale Aurea, se sinceramente si vuole “contestualizzare” il suo ambito di appartenenza, non può non prescindere da Caltavuturo”. In fine – continua Cerra - non ritengo minimamente corretta l’equazione fatta dalla collega Campagna, che avrei il piacere di incontrare per la prima volta visto che nessun invito a quest’amministrazione è pervenuto in merito all’inaugurazione della mostra, secondo il quale ‘il ritrovamento della Phiale Aurea è da attribuire a Termini Imerese in quanto le indagini per il ritorno della suddetta sono state avviate dalla procura termitana’. Se tutti i reperti archeologici dovessero essere attribuiti ai territori che ospitano le indagini relative alle attribuzioni dei beni culturali, allora i Comuni senza una sede giudiziaria potrebbero essere spogliati senza proferire parola; in più ricordo che le indagini sono state seguite ed affidate al Maresciallo Messineo dell’Arma dei Carabinieri da poco trasferito a Termini Imerese da Caltavuturo. Mi auguro, che, nell’interesse dei cittadini di Termini, di Caltavuturo e della Sicilia, la ragione storica e culturale possa prevalere su quella di campanile, alla luce del fatto, ieri ribadito dal Sindaco Lanza, che il nostro Comune ha chiesto all’Assessorato regionale di inserire il sito archeologico di Monte Ripatato, del quale numerosi reperti sono esposti all’antiquarium, all’interno del Parco Archeologico di Himera.

Massimiliano Cerra

Assessore alla cultura di Caltavuturo

mercoledì 19 gennaio 2011

disOrdini da Modusvivendi

Domenica 23 gennaio 2011 dalle 9.30 alle 13.00 presso la libreria Modusvivendi in via Quintino Sella n° 79 a Palermo, Alessandro Maria Calì presenterà il suo libro - inchiesta disOrdini.

“Due architetti condannati a otto anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa, medici condannati a pene severe per collusioni con la mafia, un ingegnere arrestato ben tre volte per favoreggiamento alla mafia e riciclaggio, due avvocati condannati per aver contribuito al riciclaggio del tesoro di Vito Ciancimino: storie molto diverse tra loro ma con un fattore in comune, i professionisti risultano tuttora iscritti nei rispettivi Albi. Come mai? "DisOrdini" è la storia di un presidente dell'Ordine degli Ingegneri che a Palermo è riuscito, superando ostilità e sfiducia, a cancellare dall'Albo Michele Aiello, "il re Mida della sanità siciliana".Per quali ragioni, nonostante siano diverse centinaia i casi di professionisti collusi, gli Ordini professionali non sanzionano gli iscritti che si macchiano di colpe così gravi? Le ragioni sono molteplici e Alessandro Maria Calì prova a tracciarne un sentiero, delineando anche proposte concrete per delle possibili riforme”.

Giuseppe Romana

martedì 18 gennaio 2011

Terra Nova_n°12_dicembre 2010

Cliccate sulle immagini per ingrandirle.

Per soddisfare le richieste dei tanti nostri concittadini che vivono lontani da Caltavuturo, pubblichiamo il n° 12_dicembre_2010, del nostro giornale cartaceo.

La Redazione

sabato 15 gennaio 2011

ARCI_Le iniziative per ricordare l’eccidio del 20 gennaio 1893

Riportiamo il Comunicato stampa del Circolo Arci “20 gennaio” di Caltavuturo sulla manifestazione in programma per giovedì 20 gennaio 2011, una giornata per ricordare l’eccidio di 13 contadini caltavuturesi avvenuto il 20 gennaio del 1893.

"Il 20 gennaio prossimo ricorre il 118° anniversario dell’eccidio di Caltavuturo, giornata in cui tredici contadini, di ritorno dall’occupazione di alcune terre nel territorio Caltavuturese (insieme ad altri 500 cittadini), vennero uccisi per mano dell’esercito regio e momento in cui si iniziano a diffondere in tutte le Madonie i Fasci siciliani dei lavoratori.

“Vogliamo onorare la memoria storica di chi ha dato, con caparbietà ed eroismo, la propria vita per difendere il diritto alla terra e al proprio futuro” – afferma l’Assessore alla Cultura del Comune di Caltavuturo Massimiliano Cerra – “il gesto di rivolta di quei giovani e di quei contadini, oggi più che mai, ricorre nei nostri cuori e nella nostra attualità. Quel 20 gennaio 1893 ha segnato un solco profondo di orgoglio e di riscatto ed ha iscritto il nostro Comune nelle pagine più gloriose di questa Sicilia martoriata dal sangue e dalla lotta” conclude con emozione ed entusiasmo Cerra.

Antonino Musca, presidente del Circolo Arci 20 gennaio di Caltavuturo, afferma che “era nostra prerogativa riaccendere i riflettori su un evento così rilevante per tutta la nostra comunità, ritorniamo a ricordare una delle pagine più tristi ma nello stesso tempo più importanti e significative della nostra storia collettiva. Ritorniamo a ricordare i nostri eroi, i nostri “partigiani”, che con forza e coraggio si sono battuti contro un sistema che voleva negare i loro diritti.

Il programma della giornata, organizzato dal circolo Arci “20 gennaio” e dall’Amministrazione Comunale, con la collaborazione delle Parrocchie di Caltavuturo, dell’Istituto comprensivo “G.Oddo”, dell’Istituto Tecnico per il Turismo, dell’Anpi di Palermo e di Libera, è ricco di iniziative ed appuntamenti. Alle 10.30 verrà celebrata una messa nella Chiesa Madre in suffragio delle tredici vittime del 1893. Al termine della Santa Messa, partirà un corteo che percorrerà le strade di Caltavuturo fino ad arrivare nella piazzetta in cui è posta la lapide che ricorda l’eccidio e luogo in cui avvenne il terribile massacro. Qui alcuni studenti reciteranno alcune poesie e leggeranno alcuni brani storici ed inoltre, a conclusione, saranno fatte volare 13 lanterne bianche, ognuna dedicata ad una vittima. Nel pomeriggio, alle ore 16.30 presso il Museo Civico “G. Guarnieri” si terrà un convegno che vedrà la partecipazione di Umberto Di Maggio, responsabile regionale di Libera Sicilia, di Ottavio Terranova, presidente provinciale dell’Anpi, dello scrittore spagnolo Gonzalo Alvarez Garcia ed Angelo Ficarra, già presidente del comitato del centenario dei fasci dei lavoratori. L’incontro sarà coordinato dal prof. Roberto Sottile e saranno presenti il Sindaco di Caltavuturo Calogero Lanza, il Presidente del Consiglio Vincenzo Meli e l’Assessore alla Cultura Massimiliano Cerra. Alla fine del convegno il cantautore polizzano Moffo Schimmenti, suonerà dei canti popolari sui fasci siciliani. Al termine del convegno partirà una fiaccolata, alla quale parteciperanno numerosi giovani, che terminerà nuovamente nel luogo del misfatto, dove il Sindaco deporrà una corona di fiori.

Ed è proprio il Sindaco Calogero Lanza, che afferma: “E’ intenzione dell’Amministrazione comunale ricordare ogni anno quella tragica data perché facente parte della nostra storia e monito per le future generazioni, anche con altre iniziative che arricchiscono ancor di più questo appuntamento. Ricordo che abbiamo partecipato ad un bando regionale sulla valorizzazione delle ricorrenze storiche, chiedendo la realizzazione di un fumetto e di una rappresentazione di “cunti” proprio sul 20 gennaio”.

Giuseppe Romana

venerdì 14 gennaio 2011

Carnevale Caltavuturese 2011_le iscrizioni

La Pro Loco "Phiale aurea" ha il piacere di comunicare che sono aperte le iscrizioni per la sfilata del Carnevale Caltavuturese 2011. Sulla scia della scorsa edizione e grazie al sostegno finanziario del Comune di Caltavuturo anche quest'anno la Pro Loco è stata investita del ruolo di fautore ed organizzatore dell'evento. Per la nuova edizione sono state previste delle novità che renderanno la manifestazione ancor più interessante e divertente senza tralasciare l'aspetto della sicurezza sia per i partecipanti che per il pubblico presente.

L'obiettivo principale sarà il sano divertimento, e perchè no, cercheremo di piantare il seme della cultura per il carnevale che in un recente passato ha investito il nostro paese e che di è fissato ben in mente dei tanti appassionati che ancor oggi si esaltano al solo pensiero. La Pro Loco non poteva che scommettere su quest'obiettivo, forte dell'inventiva, della goliardia, dell'entusiasmo e della sportività che sicuramente i partecipanti sapranno regalarci anche quest'anno.

Le iscrizioni resteranno aperte fino alle ore 19,30 di lunedi 24 gennaio 2011, per iscriversi basta scaricare il bando dal sito ufficiale della Pro Loco www.prolococaltavuturo.it compilare gli allegati e consegnarli presso la nostra sede di Via Vitt. Emanuele n.55 (ex biblioteca) dal lunedi al venerdi dalle ore 18,00 alle ore 19,30. Attenzione però, i posti sono limitati quindi saranno accettate le candidature secondo l'ordine cronologico di arrivo.

Infine rivolgiamo un particolare ringraziamento al Sindaco, Calogero Lanza, che con entusiasmo ha creduto al nostro progetto accordandoci la sua fiducia.

Antonino Granata

Presidente Pro Loco Caltavuturo

giovedì 13 gennaio 2011

Estrazioni concorso Caltacom

Il 6 gennaio 2011, come da regolamento, sono stati estratti i biglietti vincitori del “Concorso a premi Natale 2010” organizzato da un gruppo di commercianti di Caltavuturo denominato Caltacom.

Il primo premio, una vacanza voucher del valore di € 800,00, è stato assegnato al possessore del biglietto avente il numero 0.0080. Altri 15 premi di buoni-spesa del valore di € 20 sono stati assegnati ai possessori dei 15 biglietti aventi uno dei numeri inseriti nella tabella (vedi foto). Inoltre è stato estratto anche un biglietto di riserva avente n. 0.2661. Pare che la vacanza sia stata vinta dal sig. Ignazio Scimeca.

La Redazione


venerdì 7 gennaio 2011

CIRCOLO ARCI_SEI MESI DI DURO LAVORO

Sono passati circa sei mesi dalla fondazione del nostro circolo Arci “20 gennaio”. E’ ora di fare un primo bilancio della nostra breve ma intensa esperienza politica e sociale.

Da quel 27 giugno 2010, sono cambiate tante cose, abbiamo iniziato un cammino, anche se per certi versi abbastanza fertile per le esperienze associative maturate negli anni passati. Nonostante tutto abbiamo incontrato durante nel nostro tragitto molte difficoltà strutturali. Ma con tanti sacrifici, passione e spirito di abnegazione abbiamo superato gli ostacoli, che intralciavano la nostra via.

Nel corso di questi mesi ci siamo dati degli obiettivi da raggiungere, molti li abbiamo raggiunti, sugli altri ci stiamo lavorando, abbiamo iniziato a seminare piccoli chicchi di grano, che cureremo con passione e tenacia, abbiamo realizzato tante iniziative politiche, culturali, e anche momenti ricreativi. Abbiamo lavorato sempre avendo come punto centrale della nostra azione politica il bene della collettività, cercando di non rinnegare gli ideali in cui crediamo fortemente e che ci danno la forza di andare sempre avanti.

La caratteristica che ha contraddistinto il nostro circolo rispetto ad alcuni errori compiuti in passato è stata la costanza delle idee e dei momenti di riflessione collettiva creati dalla nostra associazione.

Non voglio fare solamente un mero elenco delle iniziative portate avanti in questi mesi che sono state tantissime e anche, a mio modesto parere, di grande spessore culturale.

Con questa piccola realtà associativa abbiamo contribuito a colorare uno scenario associativo caltavuturese ormai sbiadito e privo di stimoli. Abbiamo sicuramente il merito di aver contribuito a riprendere e rivalutare la questione sulla memoria storica sui tragici fatti del 20 gennaio, ahimè posti nel dimenticatoio dei caltavuturesi. Ma nel corso di questi mesi abbiamo sicuramente commesso degli errori e delle mancanze, anche frutto dell’inesperienza e anche della nostra giovane età. Ci siamo posti l’obiettivo di essere un punto ricreativo, un luogo di incontro, di discussione e di elaborazione critica su temi sociali di attualità. Sicuramente abbiamo perso durante il nostro tragitto alcuni soci che avevamo conosciuto durante il nostro cammino ed ai quali avevamo apprezzato le loro qualità morali e non solo, ma ne frattempo si sono avvicinati a noi altri giovani stimolati ed incuriositi dalle attività ed iniziative che organizzavamo.

Tante sono le iniziative che nel corso di questi mesi hanno visto impegnato il nostro circolo, a partire dalla prima uscita pubblica che sono stati i due giorni intensi di festa organizzati il 23 e 24 agosto. Due giorni ricchi i quali hanno visto la partecipazione di numerosi ospiti esterni, che hanno animato i nostri dibattiti, e i numerosi ragazzi provenienti da tutta Italia, impegnati a lavorare nei compi confiscati alle mafie a Corleone, i quali hanno colorato la nostra Caltavuturo. Altra importante iniziativa, in collaborazione con l’amministrazione comunale e il centro Pio La Torre è stata la mostra dedicata alla vita di Pio La Torre che è stata ospitata nei locali del nostro Museo. Altro momento importante per il nostro circolo è stato il dibattito organizzato il 19 novembre presso i locali dell’Alter Ego dal titolo “RESISTERE ALLE MAFIE. VERSO UN PRESIDIO DI LEGALITA’ E CITTADINANZA ATTIVA A CALTAVUTURO” con la creazione del primo presidio di Libera sulle Madonie intitolato a “Epifanio Li Puma”, martire di Petralia Sottana ucciso dalla mafia. E poi ancora l’iniziativa contro la privatizzazione dell’acqua per sostenere la moratoria, e poi i banchetti organizzati in giro per le Madonie per la raccolta firme contro la corruzione, la tradizionale raccolta di giocattoli e vestiti per la comunità di Biagio Conte, e come dimenticare la diffusione non solo cartacea ma anche multimediale del nostro giornalino, il quale ha riscosso un enorme ed anche un inaspettato successo. E non per ultimo, la parte ricreativa del nostro circolo, con i vari tornei di scacchi ed x_box, i quali hanno visto partecipare molti giovani di Caltavuturo.

Tutto questo è stato il nostro Circolo Arci, come presidente sono orgoglioso di aver dato vita, insieme ai tanti soci, a questa piccola realtà associativa, ormai riconosciuta e stimata anche a livello comprensoriale e provinciale. Ma noi non ci fermeremo qui, sappiamo benissimo che il percorso sarà ancora lungo e difficile, ma non ci scoraggeremo ed andremo avanti sempre più convinti e determinati per la nostra strada.

Antonino Musca

Presidente Circolo Arci di Caltavuturo

martedì 4 gennaio 2011

Pro Loco_Il concorso per il nuovo Logo

Tra qualche giorno scadrà il termine utile per per partecipare al concorso che la Pro Loco “Phiale aurea” di Caltavuturo ha indetto per rifare il “trucco” al proprio Logo.

Sono invitati a partecipare tutti coloro che sono creativi, a cui piace disegnare e comunicare utilizzando la grafica.

Tutti gli interessati all’iniziativa possono consultare il bando sul sito ufficiale della Pro Loco – www.prolococaltavuturo.it – o contattare direttamente il referente – Ing. Giuseppe Romana - al numero 327.17.58.298.

Antonino Granata

Presidente Pro Loco Caltavuturo

domenica 2 gennaio 2011

La raccolta dei giocattoli e dei vestiti


Il Circolo Arci “20 gennaio” di Caltavuturo organizza la 7° Edizione della raccolta giocattoli e vestiti in favore della comunità di Biagio Conte di Palermo.

L’evento è programmato per il 6 gennaio 2011 in piazza Emanuela Loi a Caltavuturo dalle ore 17.30 alle ore 20, dove nel corso della giornata si svolgerà anche il sorteggio della lotteria natalizia del Circolo Arci di Caltavuturo.

FAI UN GESTO CONCRETO REGALA UN GIOCATTOLO O DEI VESTITI A DEI BAMBINI MENO FORTUNATI DI TE...

Antonino Musca

Presidente circolo Arci di Caltavuturo