mercoledì 29 dicembre 2010

I successi del deltaplano e parapendio nel 2010 e le sfide del 2011


Ancora un anno positivo per il mondo del volo libero in deltaplano e parapendio: i piloti italiani si confermano ai vertici internazionali delle due specialità.
Il 2010 si chiude con il doppio oro ai campionati europei di parapendio, in Austria, dove Luca Donini, di Molveno (Trento) e gli azzurri si aggiudicano i titoli individuale ed a squadre per la seconda volta in pochi anni. Nel 2009 dai mondiali in Messico erano tornati con la medaglia d'argento.
L'estate scorsa in Umbria la nazionale di deltaplano ha vinto i campionati pre-mondiali e in Spagna quelli europei, dopo la conquista nel 2009 dei titoli del mondo a squadre ed individuale con il trentino Alex Ploner.
L'Italia è al primo posto nel ranking mondiale. Il prossimo agosto ci rimetteremo in gioco stavolta anche come organizzatori, visto che la 18.a edizione dei campionati del mondo di deltaplano avrà come sfondo le splendide scenografie del Monte Cucco, presso Sigillo (Perugia) e quelle medievali delle cittadine umbre che piloti di tutto il mondo sorvoleranno, vestigia ancora più spettacolari viste dall'alto, a bordo di questi mezzi privi di motore che, sfruttando l'azione del sole sui pendii e le correnti ascensionali da esse prodotte, sono in grado di percorrere centinaia di chilometri.
Il comprensorio del Monte Cucco, grazie alla fortunata collocazione rispetto ai venti ed i rilievi, è storicamente uno dei luoghi più apprezzati per il volo libero, frequentato da centinaia di piloti che colorano il cielo con ali variopinte. Da qui i tracciati di gara sconfineranno nelle vicine Marche, verso il mare Adriatico.
Se i migliori scalano le vette delle classifiche, alla federazione resta l'inderogabile compito di organizzare migliaia di piloti riuniti in 150 associazioni, mentre la formazione è affidata a 50 scuole che portano l'allievo al conseguimento dell'attestato VDS (volo da diporto e sportivo), obbligatorio per legge ed impropriamente detto brevetto. In pratica il passaporto per visitare il cielo.
Gustavo Vitali
Ufficio Stampa Federazione Italiana Volo Libero

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