martedì 23 novembre 2010

QUAD: Quando sono i figli a trasmettere la passione per il quad

Il quad-bike, anche detto quad, è un quadri ciclo fuoristrada di derivazione motociclistica. Sport duro ,che sta prendendo sempre più campo a Caltavuturo , uno dei primi fautori di questo sport è stato Antonio CAPUANO circa quattro anni fa’ all’età di quasi cinque anni compra un piccolo quad al figlio NICOLO’, poi con pazienza ed a mano gli organizza una pista sotto il bar che gestisce, cioè nello slargo di terra che sovrasta il cimitero , cosi Nicolò vestito da vero quaddista comincia a girare ed a imparare a guidare il piccolo quad, a questo punto anche Antonio viene travolto dalla passione ed a poco a poco coinvolge tanti altri giovani e da allora fino ad oggi si ritrovano in un nutrito gruppetto che di volta in volta si riuniscono, a percorrere sentieri ed a scoprire la natura che ci circondata , anche se il rumore causato dai Quad non è molto gradevole ed un poco inquinante”Inquinamento acustico”. Adesso Nicolo’ che ha quasi dieci anni ha ripreso a guidare il quad , alla luce di ciò possiamo dire che il primo quaddista madonita è stato Nicolo’ sin dal 2006.

Concettualmente derivati dagli ATV prodotti negli anni sessanta e settanta, i quad sono pensati per il trasporto di persone e cose su percorsi fuori stradistici particolarmente difficili e accidentati, quali mulattiere o greti di torrenti. Rispetto agli ATV, i quad hanno perdute le caratteristiche anfibie, guadagnando però in leggerezza e maneggevolezza sul terreno.In campo motociclistico, i quad possono essere ricondotti ai sidecar militari con due ruote motrici, già prodotti negli anni trenta da case europee come BMW oppure al Mulo Meccanico, prodotto nel secondo dopoguerra dalla Moto Guzzi. Il primo quad, propriamente detto, è stato il Suzuki Quadrunner LT 125, presentato nel 1983 e principalmente destinato al mercato statunitense. I quad al giorno d'oggi si possono dividere in 2 maxi categorie, quella dei quad Sportivi e quella dei quad Utility, c'è inoltre un'altra sottocategoria che rappresenta i mezzi ibridi o anche detti Sport-utility.

La moda del quad-atv dopo alcuni anni di 'incubazione' sta diffondendosi in modo preoccupante. Mezzo nato come utility è invece usato, almeno in Italia, prevalentemente per finalità ludico-ricreative.

Le ragioni sociali di queste sport richiamano invariabilmente le solite paroline chiave: Extreme, Adventure, Emotion. Il target è il turista-bambino cui vendere (o affittare) il giocattolone di moda. Meglio se rombante e inquinante. Con la sua immagine rude e spartana e i pneumatici superartigliati è l'ideale per esprimere e liberare aggressività repressa da stess di rotine..

La moda del quad esprime bene la schizofrenia della motivazione turistica: da una parte si desidera una esperienza fatta di benessere, 'ricarica' fisica e psicologica, ritmi lenti, recupero di attenzione ad aspetti della vita ha fatto dimenticare paesaggi, trazzere che servivano alla pastorizia ed all’agricoltura, cose di cui Caltavuturo un tempo non tanto remoto ne faceva parte, dando lavoro ad intere famiglie, ora che il tutto sta’ scomparendo; si punta alla ricerca spasmodica di esperienze adrenaliniche applicando alla vacanza o alla 'escursione' i modelli della velocità della mercificazione. Emozioni facili e riqualificazione di una destinazione turistica come terreno di gioco tra fiumiciattoli , fango , polvere ,nell'immediato i soggetti direttamente coinvolti hanno un beneficio, in quanto liberi di immergersi in modo diretto nel paesaggio naturalistico , facendone parte .

Il Quad mania , come tutti gli sport estremi comporta spirito di sacrificio non solo corporeo ma anche a livello economico cosa che i giovani locali stanno superando a poco a poco.

Salvatore Sciortino

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