lunedì 9 novembre 2009

LA SPADAFORESE VINCE INGIUSTAMENTE AI DANNI DELL’ATLETICO CALTAVUTURO

ATLETICO CALTAVUTURO 0 - SPADAFORESE 1

Comunale di Castellana Sicula, giornata di sole quasi primaverile, dopo tante polemiche per i risultati ottenuti negli ultimi incontri, che hanno portato l’Atletico in una vera e propria crisi, oggi grande attesa per la sfida con una squadra che militava lo scorso anno nel girone catanese di Promozione. La Spadaforese si trovava in vantaggio di soli 3 punti in classifica, altresì mister Rio è stato costretto a schierare ancora una volta una nuova formazione ed un modulo diverso dal solito data le mancanze di molti calciatori per via di squalifiche e infortuni. Da sottolineare che nella storia calcistica siciliana è la prima volta che si incontrano le due formazioni, non mancava il solito pubblico a sostegno della squadra locale, inoltre bisogna precisare la correttezza del pubblico di Spadafora.

IL CALCIO E’ STRANO: UN SOLO TIRO IN PORTA (SU RIGORE) E PER MAGIA SI VINCE UNA PARTITA.

PRIMO TEMPO: Parte subito la squadra locale con intenzione di vincere la partita per rimettersi in carreggiata, ma Rio schiera una formazione inedita per motivi di squalifiche ed infortuni, al 5° minuto già Ferrara da lontano tenta di sorprendere Paolic, ma niente da fare, pallone alto. Al 10° azione corale dell’Atletico, cross di Sciarrino per Sciortino che libero in area si vede dare una plateale spinta dal terzino Paglierini, per il sig. Fichera tutto regolare ed anche per il segnalinee che vede ma non alza la bandierina. Al 14° su azione quasi analoga, Paglierini respinge con un tocco di mani in area e l’arbitro sceglie per l’involontarietà (SONO GIA’ DUE RIGORI NETTI NEGATI). Al 31° è Ferrara ad impegnare in una doppia parata Paolic che si disbriga con molta bravura. La partita scivola sino al 44° senza nessuna emozione poi l’epilogo, contrasto in area tra Daidone e Scibiglia sul lato dx difeso da Macaluso, quest’ultimo cade a terra e l’arbitro con l’incredulità dei presenti concede il calcio di rigore, si incarica lo stesso Scibiglia che batte Macaluso.

SECONDO TEMPO: Rientrano le squadre in campo con l’Atletico intento a raddrizzare le sorti della partita, ci provano tutti ma niente da fare, il bravo Paolic non lascia sfuggirsi nemmeno un pallone. Al 57° l’arbitro per uno scambio di numero nella maglia di Giuffrè non autorizza l’ingresso, nel frattempo si perdono almeno 7 minuti preziosi in discussioni. La partita ricomincia ed al posto di assistere ad un incontro di calcio si assiste ad un incontro in “piscina”, tanti i tuffi per far perdere tempo, almeno 16 dei 45 minuti giocati vanno in fumo, poi alla fine l’arbitro concede solo cinque minuti di recupero. Altro epilogo a dir poco scandaloso, viene espulso al 80° minuto Cilfone su segnalazione del segnalinee che controllava il lato opposto a quello dove era posizionato il difensore dell’Atletico.

Salvatore Sciortino

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