sabato 31 gennaio 2009

LE MADONIE PER GENCHI

Riportiamo il testo pubblicato su CaffèScorretto il 28 gennaio 2009 a firma di Totò Illuso.

Genchi, un super esperto La disinformazione della maggioranza dei media è arrivata a un punto intollerabile e pericoloso. Per giunta molti di noi pagano canone rai e acquistano giornali che nascondono le verità e mettono in risalto le balle dei tanti che come il presidente del consiglio vogliono abolire o ridimensionare uno strumento essenziale,quello delle intercettazioni appunto,al fine di potere continuare, una volta per sempre assolutamente indisturbati e senza nessun rischio,a trescare nei loro affari, forti del potere di impunita' che questa finta democrazia assegna loro e consapevoli purtroppo del livello di sacra indignazione che sempre di piu' si va abbassando in questo paese. Il Dr Genchi è riconosciuto essere un super esperto nel campo della analisi dei tabulati. Tutti sanno, per primo il Presidente del Consiglio, che Genchi non ascolta le intercettazioni telefoniche. Il suo lavoro è ben altro ed è essenziale a qualsiasi indagine condotta seriamente. I nostri governanti ipocriti e bugiardi,i nostri politici altrettanto ipocriti e bugiardi lo sanno benissimo. Con gudici seri e persone come Genchi si sentono sotto tiro. Ed ecco l'attacco verso i giudici (tantissimi) e verso Genchi. Il guaio è che riusciranno ad averla vinta. Apicella, Forleo, De Magistris ecc. insegnano. Questo è il paese di Pulcinella e delle tante maschere napoletane. Non passa giorno in cui non siamo travolti da notizie false, bugie, interventi ipocriti, che riguardano da un lato un Presidente del Consiglio e di tutto il suo seguito che si occupa di Fiorello e del divo del calcio Kakà (ieri della Gelmini e della Carfagna). E dall'altro da uno spettacolo veramente deprimente offerto da una sinistra agonizzante e rincitrullita. Questo è il Paese dove ormai ci hanno ridotti a sudditi e a plebei. Nessuno si deve scandalizzare più se un Cossiga dichiara in tv che Caselli andrebbe preso a calci e se Genchi viene demonizzato al pari di un Tronchetti Provera che a capo di Telecom ha schedato illegalmente tutti e tutto quand'era a capo della Telecom, felicemente abbronzato insieme alla vamp di turno. Perché non aprite sul blog uno spazio in cui si possa firmare la solidarietà al Dr Genchi. Insomma le Madonie per Genchi”.

La Redazione

domenica 25 gennaio 2009

IL SAPERE PUBBLICO E' IN PERICOLO

Finalmente le coscienze degli studenti palermitani ed italiani si sono svegliate da un grigio e lungo sonno dogmatico, durato per circa 40 anni. E' appunto dalle lotte del movimento studentesco del sessantotto, che a Palermo e in tutta la provincia non si vedevano manifestazioni e assemblee stracolme di studenti, intenti a discutere, analizzare e a criticare gli effetti che la Legge 133 ha sulle Università e sulle scuole pubbliche italiane. Nel mese di ottobre centinaia di atenei italiani sono stati occupati, altri si sono dichiarati in stato di agitazione, molti studenti liceali hanno espresso il loro malcontento nei confronti della riforma Gelmini, organizzando assemblee pubbliche. Gli studenti hanno criticato la proposta della Gelmini di trasformare le Universita' in fondazioni di diritto privato, con la trasformazione dei consigli d'istituto in consigli d'amministrazione. “I privati non hanno assolutamente interesse, afferma Giuseppe Cannici,studente di scienze Politiche, a portare avanti servizi volti ad accrescere le conoscenze degli studenti ma solamente a trarre benefici economici da tutto ciò”. A tutto questo si aggiungono tagli di 200.000 posti nel mondo della scuola di cui 159.000 circa nella scuola primaria, 72.000 accorpamento delle classi, 87.000 riduzione delle ore di lezione; 13.600 nella scuola media; 14.000 nelle scuole superiori; 44.500 posti tagliati del personale ata. Ed inoltre il decreto prevede la chiusura di 2000 scuole in tutta Italia poiché non raggiungono i parametri del decreto: un minimo di 500 alunni per istituto, che nel caso delle comunità montane e isole scenderebbe a 300 alunni. Alla luce di ciò molte scuole del comprensorio madonita sarebbero a rischio. Aggiunge, Gianpaolo Rizzitello, studente della Facolta' di Scienze Biologiche, tutto ciò è inaccettabile e può essere considerato solamente come un attacco ideologico da parte del governo nei confronti del sapere pubblico e della cultura. E' ora che tutti si mobilitino per fermare questa scellerata riforma che il governo sta mettendo in campo per distruggere uno dei settori fondamentali dell'Italia, quale quello della formazione. Lunedì 20 ottobre circa 15mila studenti palermitani sono scesi in piazza per protestare contro questa riforma. Due cortei hanno attraversato il centro cittadino, uno partito dall'Università e l'altro dal teatro Massimo, al quale hanno aderito molti istituti superiori della provincia. I due cortei si sono uniti ai quattro canti ed hanno proseguito la loro marcia pacifica verso palazzo Steri, luogo in cui il ministro Gelmini doveva tenere una conferenza. Una vittoria gli studenti palermitani l'hanno già ottenuta. La Gelmini non si è presentata all'incontro, e nelle prossime settimane continueranno a fare sentire la propria voce, e manifestare il loro dissenso.

 Antonino Musca

VANDALISMI

Tra le varie motivazioni che hanno determinato la nascita di TerraNova vi è anche la necessità di evidenziare alcuni comportamenti negativi da segnalare alla comunità civile di Caltavuturo, affinchè chi compie tali azioni rifletta e si ravveda, poiché le sue azioni suscitano solo sdegno e condanna. Già da molto tempo, esiste nel nostro paese il problema del vandalismo. Ci sono persone che si divertono rovinando e deturpando in genere cose pubbliche belle e utili. Forse sono ragazzi in cerca di qualche bravata. Forse sono giovani che non sanno come trascorrere il tempo e desiderano ricercare sensazioni nuove. Forse sono adulti che smantellando qualcosa recuperano qualche elemento da riciclare per i loro capolavori di “arte povera” … Di fatto deturpano, rovinano e inquinano. Certo non hanno il minimo rispetto di ciò che appartiene a tutti. Non gliene importa nulla dello spreco economico. Non percepiscono il valore dei beni comuni, la cattiva immagine che si dà della citttadinanza. Concittadini, commettendo atti vandalici non fate cose che vi fanno onore, non fate e non ci fate fare bella figura. Tu che rompi una lampada, tu che rovini un citofono, tu che rubi una tegola, tu che distruggi una pianta, anche se nessuno ti ha visto, sei rimproverato da tutti. Tu che commetti queste cose solo davanti a quattro amici, in realtà non sei insieme a degli amici, ma sei in compagnia di gente che finge di approvarti, e forse finge anche di esserti amico. Tu che fai queste cose offendi la tua dignità di persona, prendi del fango e te lo lanci in faccia. Tu resti anonimo, ma il frutto delle tue azioni sono sotto gli occhi di tutti. E se sei convinto che commettendo queste cose sei più intelligente, più scaltro, più coraggioso, più forte degli altri, ti sbagli di grosso. Per favore, rifletti.

 Luigi Romana

IL TEMPO E L’ABBANDONO: ABILI DEMOLITORI

Da sempre il visitatore, dopo essere salito sulla sommità di Terravecchia ed essersi seduto in prossimità dell’immagine del “Cuore di Gesù” ha il piacere di godersi la vista di Caltavuturo dall’alto. Oggi quello stesso panorama, se guardato con più attenzione, non fa mistero del fatto che il male dell’abbandono, lo stesso che parecchio tempo fa colpì l’attuale sito di Terravecchia, incurante del “muro di cinta” in cemento armato (costruito maldestramente ai piedi dell’abitato medievale) sta colpendo indisturbato l’attuale centro abitato. Proprio fra Terravecchia e Terranova si vede una casa terrana il cui tetto è parzialmente crollato, mentre state leggendo queste pagine, quella casa è lì ferita, come a volerci dire: “attenzione! Potrei essere l’anello di congiunzione tra il vecchio e il nuovo, tra passato e presente”. Se si sposta lo sguardo un po’ più in basso, a pochi metri, si intravede un intero quartiere “fantasma” dove le sue case hanno porte e finestre barricate, che il tempo imperterrito come una testa d’ariete continua a scardinare. A questo punto ci si chiede se la colpa è solo degli incuranti proprietari o se c’entra, in qualche modo, il nuovo Piano Regolatore che sovrano ci impone le proprie regole? Sicuramente il nuovo Piano sembra essere indifferente a tutto ciò che sta accadendo, ma esso ha un ottimo alleato nel nostro desiderio di vivere in comodi e ampi appartamenti dotati di tutti i nuovi confort: ampie stanze da pranzo e cucine virtuali (ci sono ma non si utilizzano), grandi camere da letto e, magari nell’atrio, un’area da adibire a giardino con parcheggio che ci consente di lasciare a qualsiasi ora del giorno e in pochi minuti le nostre automobili senza dover fare diecimila manovre per evitare di bloccare la viabilità. Sarebbe opportuno trovare una soluzione quanto prima, che sia da antidoto al male dell’abbandono, per salvare quelle case che hanno affissa l’ingrata tabella con la scritta: vendesi. La prima vittima dell’abbandono sarà proprio quella tabella, destinata a sbiadire per poi scivolare silenziosamente a terra dando il via libera al tempo per iniziare, inesorabile, l’opera di demolizione.

 Giuseppe Sireci

mercoledì 14 gennaio 2009

Lettera per padre Cris

Riportiamo il testo integrale della lettera pervenutaci in Redazione a firma dell’Associazione Gruppo Folkloristico “GAZZARA” in risposta alla lettera di ringraziamento rivolta a tutta la comunità di Caltavuturo, scritta da don Krzysztof (padre Cris) e diffusa qualche giorno fa, prima del trasferimento dello stesso prete nella comunità di Valledolmo.

A Cris

[...] "Fra le tante realtà associative che hanno avuto un ruolo importante nella mia esperienza a Caltavuturo, ricorderò per sempre il gruppo folk Gazzara, che per me è L´AMBASCIATORE del paese e della Sicilia nel mondo, e che, coinvolgendo i giovani dà loro la possibilità di sviluppare le loro capacità intellettuali e artistiche. Vi ringrazio per le nostre tante esperienze, anche in Polonia, e che credo continueranno in futuro..." [...]

Cris, con questa lettera aperta, noi tutti, ti vogliamo ringraziare per aver espresso nei nostri confronti apprezzamenti, parole che ci inorgogliscono,  parole che ci fanno sentire importanti, parole che, conoscendo te e il tuo modo di fare, possiamo tranquillamente definire "sentite", parole rivolte, da una persona che in poco tempo si è fatto apprezzare non solo come sacerdote ma anche come uomo, ai componenti di una realtà associativa che cercando di creare momenti di confronto e di dialogo con realtà diverse spera di crescere. Le tue parole, che sintetizzano in maniera inequivocabile un rapporto di stima reciproca basato sulla lealtà intellettuale e morale e che fanno riferimento al nostro operato, riconoscono all’Associazione anche un ruolo sociale, tale da indurci a continuare il cammino intrapreso. Importanti e significativi, i momenti trascorsi assieme e le iniziative condivise. In quattro anni hai saputo, con modestia e semplicità instaurare un legame con ognuno di noi facendo sentire tutti importanti in egual misura, ne hai abbracciato pregi e difetti, ci hai consigliato e ci hai ripresi, hai gioito ed hai pianto con noi mostrandoti sempre disponibile nei momenti più difficili svolgendo un lavoro in ombra, silenzioso e mai eclatante.  Non pensavamo mai che si arrivasse al tuo trasferimento in quanto consapevoli del lavoro che quotidianamente stavi svolgendo con amore e dedizione nella comunità caltavuturese. Volutamente nei momenti di "bagarre" non siamo intervenuti, coscienti che, l’Istituzione Chiesa, informata del tuo operato positivo, mai avrebbe allontanato un servitore di Dio che tenta e riesce nell’intento di  catechizzare. Era giusto non intervenire in quanto la Chiesa, dall’alto del ruolo che ricopre, mai avrebbe fatto una scelta che penalizzasse e castigasse i propri fedeli e la comunità tutta. Alla luce dei fatti, a malincuore non solo non condividiamo l’operato della Chiesa ma non ne capiamo nemmeno tale scelta. Perché la Chiesa trasferisce un suo pastore che con enorme sacrificio cerca di recuperare quanto lasciato già abbandonato? Cosa ha spinto i tuoi superiori ad allontanarti? Non vogliamo entrare nel merito, non spetta a noi, ma vogliamo riflettere e far riflettere, sul fatto che anche nella chiesa, non vengono utilizzati uguali criteri di valutazione e riconoscimento verso i suoi operatori. Noi abbiamo constatato la tua forza trainante, altri saranno disposti a spendersi nella nostra comunità come hai fatto tu in questi anni? Ne avranno la voglia, lo spirito e soprattutto il carisma? Consapevoli della tua grande forza d’animo, delusi di tale scelta che ti ha allontanato ingiustamente e senza una opportuna ed idonea giustificazione dalla nostra realtà, in cui stavi seminando amore, unione e coraggio, ti rammendiamo che ti saremo sempre vicini, se non fisicamente moralmente, convinti di aver visto allontanare da Caltavuturo, una persona idonea, intelligente, “conoscitore” dei giovani, della vita e della catechesi. Dove andrai saprai sicuramente farti apprezzare, forse avrai più riconoscenza di quanto non abbiamo saputo darti noi. Tu maestro di vita, saprai rialzarti e con maggiore spinta ed esperienza darai il massimo di te stesso. Noi saremo qui a guardare e ad ammirare la tua missione pastorale, che ti auguriamo piena di soddisfazioni. Aspettando, ti invitiamo a non dimenticarti di Noi ricordandoti che vogliamo continuare a condividere con Te altri bei momenti.

Associazione Gruppo Folkloristico “GAZZARA”

sabato 10 gennaio 2009

Ceciado.it il motore di ricerca italiano per siti web

La web agency Dysotek è lieta di presentare Ceciado.it (www.ceciado.it), il motore di ricerca dei siti italiani sviluppato per conto della ditta Ceciado di Moscariello Valentina di Caltavuturo. Il progetto è stato realizzato dalla nostra web agency con le più moderne e stabili tecnologie web oriented: PHP, MYSQL e FLASH. Il sito ha ottenuto la validazione sul codice XHTML (in quasi tutte le pagine) e CSS da parte del W3C. Abbiamo sviluppato un prodotto facile da navigare e con un design semplice e pulito. Il portale offre una catalogazione di siti web italiani divisi per categorie (a 3 livelli) e zone geografiche (regioni, province e città). Il servizio d’inserimento di un nuovo sito è a pagamento, con possibilità di effettuare l’acquisto via bonifico bancario oppure online con carta di credito (tramite il sistema IWSmile). Un completo ed intuitivo pannello di controllo permette al Cliente di gestire tutte le funzioni riguardanti il sito. Il Cliente può ora quindi gestire online, in modo professionale, una propria directory di siti web. Per far crescere subito il sito, in termini di popolarità in rete, è stato selezionato il nostro servizio d’indicizzazione avanzata che permette di promuovere la propria azienda in 400 directory italiane. Come sempre è disponibile nel nostro sito una pagina dedicata al Cliente con la case history del servizio (www.webmastercf.com/case-history-ceciado.htm). Comunicato tratto da www.madomnielive.com avuto dall’ufficio stampa della Dysotek

La Redazione

martedì 6 gennaio 2009

L’Atleticomania contaggia anche face book

L´Atletico invade anche le pagine di facebook. Più che di faceebookmania dovremmo parlare di Atleticomania. E´ stato creato un nuovo gruppo di appassionati dell´Atletico Caltavuturo che si scambiano opinioni e quant´altro utilizzando i nuovi strumenti che la rete mette a disposizione come facebook. Per chi non lo sapesse, facebook è un luogo di incontro virtuale in cui trovi tanti amici con cui dialogare tramite web. Su questo portale telematico, Gaetano Piampiano e Giancarlo Polizzi hanno avuto la bella idea di fondare ed amministrare il nuovo gruppo chiamandolo proprio con il nome della squadra del cuore, "Atletico Caltavuturo", che conta già quasi 40 frequentatori assidui non tutti di Caltavuturo, che tramite face book parlano non solo di calcio.

Giuseppe Romana