martedì 31 dicembre 2013

Rinnovato il Consiglio d’Amministrazione della Pro Loco “Phiale aurea” di Caltavuturo

Nell’assemblea dello scorso 14 dicembre 2013, i soci della Pro Loco“Phiale aurea” hanno eletto il nuovo Consiglio d’Amministrazione che guiderà l’Associazione nel prossimo biennio.
Nell’ottica del cambiamento, all’unanimità, l’Assemblea dei soci ha deciso che la carica di Presidente sia ricoperta dall’Ing. Giuseppe Romana che guiderà la Pro Loco “Phiale aurea” supportato da un C.d.A. rinnovato per metà dei suoi componenti, giovane e disponibile a lavorare nell’interesse dell’Associazione e della comunità di Caltavuturo, così composto: Giuseppe Romana (Presidente), Paolo Messina (Vice Presidente), Antonino Granata (Segretario), Giuseppe Guggino (Cassiere / Tesoriere), Sandro Chiappone e Giusepe Renna (Consiglieri).
Ai sei componenti va aggiunto per statuto anche Calogero Lanza, Sindaco pro tempore del Comune di Caltavuturo, quale membro di diritto.
Il C.d.A. della Pro Loco di Caltavuturo

IL CONCERTO DEI ‘MALAVOGLIA’ A PALERMO IN VIA ROMA

Il Comune di Palermo, per valorizzare il territorio e gli artisti locali, per le Feste natalizie sta animando Piazze, Vie e quartieri principali di Palermo.
Il compito di tali eventi è coordinato dalla ‘COMPAGNIA DEI FUOCOLARI’. Nell’ambito di tali manifestazioni per il 29 dicembre dalle 17,00 alle 19.00 circa, gli ospiti di punta presso le Poste Centrali di Via Roma sono stati il gruppo Caltavuturese ‘I MALAVOGLIA’.
I Malavoglia gruppo etnicofolk è una costola del gruppo Folk Gazzara (composto dai musicisti e cantori), ormai conosciuti in Europa e nel mondo, contano sulle esperienza di 25 anni di attività Folkloristica Siciliana.
I Malavoglia in occasione del 25mo anniversario del gruppo Gazzara, hanno inciso due canzoni inedite scritte dagli stessi membri (Ciatu di lu me cori e Gazzara) che fanno parte di un album, ove alle due nuove canzoni sono abbinati i Video girati a Caltavuturo.
I Malavoglia in estate sono stati i vincitori del festival folk di Termini Imerese e della Corrida di Collesano, altresì sono conosciuti anche nell’ambiente palermitano per serate in vari locali.
Brani siciliani vecchi e nuovi, tarantelle e musica folk hanno allietato un pomeriggio di allegria palermitana.

Salvatore Sciortino

DOPO IL SUCCESSO DEL PRIMO ROMANZO RITA RUCCIONE TORNA A SCRIVERE UN ALTRO BELLISSIMO ROMANZO DAL TITOLO ‘IL CIELO PUO ATTENDERE’

Dopo il successo del primo romanzo, è da pochi giorni uscito il secondo romanzo di Rita Ruccione. La storia narrata dalla giovanissima scrittrice siciliana si apre “in media res”: Melissa ed Alex sono profondamente innamorati, quando un brutto incidente stroncherà la vita del ragazzo. Lei se la cava con entrambe le gambe rotte e quando si sveglia, in una stanza d’ospedale, è reduce da un delicato intervento durante il corso del quale le è stato trapiantato il cuore. I suoi genitori, preoccupati per il suo stato di salute, le nascondono la verità, facendole credere che il ragazzo l’abbia lasciata per orgoglio. Melissa entra in una profonda depressione che la porterà a rifiutare il mondo intorno a lei ed a cercare sempre più fortemente l’amato, fino al giorno in cui vedrà inciso su una lapide bianca il suo nome. Attraverso flashback, intrecci, ricordi e stratagemmi letterari, Melissa ripercorrerà la sua storia d’amore con Alex e manterrà vivo il suo ricordo anche attraverso la stesura di un diario, ma niente, nemmeno l’amore incondizionato di un altro ragazzo riuscirà a darle una rassegnazione al fatto che Alex sia morto. La crisi esistenziale della ragazza si accentuerà quando la madre si ammalerà di cancro ed ancor di più quando ella morirà, svelando in punto di morte un terribile segreto tenuto nascosto agli occhi della ragazza per cinque lunghi anni.
Con maestria impropria alla sua età, Rita Ruccione riesce a descriverci come una bugia possa rovinare un’intera esistenza, come due destini possano inesorabilmente separarsi a causa di una lettera mai letta, come spesso la felicità sia un attimo. “Il cielo può attendere” è una storia intrisa di dolore, vissuta da una giovane donna che sentirà gravare sulle sue spalle il peso della menzogna, come il mondo sulle spalle di Atlante.
E’ possibile acquistarne una copia rivolgendosi alla stessa autrice: cell. 3295814157.
Intervista a Rita…
Dopo un anno dall’uscita del tuo primo romanzo, vuoi raccontarci cosa significa pubblicare un libro a sedici anni? E dopo un anno dall’uscita del mio primo romanzo, eccomi a raccontarvi cosa significa pubblicare un libro a sedici anni. In un paese piccolo come Caltavuturo, spesso la diversità è vista in malo modo, ed avere sedici anni e distinguersi dalla massa sovente pesa sulle proprie spalle, come il mondo sulle spalle di Atlante. Per poter sopravvivere in una realtà del genere, servono coraggio e grande grinta, ma soprattutto la forza di saper credere in sé e nei propri sogni, fino a volersi mettere in gioco contro tutti, ma mai contro se stessi. L’esperienza che mi trovo a raccontarvi raccoglie più cose negative che positive, ma questo non significa che non ne è valsa la pena. Di positivo c’è solamente che ho realizzato un mio sogno, che ho raggiunto un traguardo, che però non è un traguardo, bensì una partenza; di negativo c’è tutto il resto: i tuoi coetanei ti guardano con occhio diverso, come se avessi la peste, ti fanno pesare il fatto che sei diversa, che non sei come loro - come loro vorrebbero, arrivano addirittura a deriderti per il semplice fatto che tu abbia scritto un libro.
Ci sono fatti concreti? Hai ricevuto insulti, ingiurie, minacce verbali, o è soltanto una tua impressione? Sì, i fatti parlano chiaro. Ti puntano il dito contro, ti insultano, come se tu fossi un criminale, come se fossi il peggiore dei delinquenti. Gli insulti che ho ricevuto sono molto forti, e non mi sembra il caso di rivelarli su un giornale. La più “leggera” che ho ricevuto è stata: “Bruciati tu con tutto il libro”, ma questo non è niente, confrontato a tutto il resto!
Come la vivi tu questa situazione? Mi chiedo perché mai, in una società di eguali, i giovani non debbano sostenersi vicendevolmente, o semplicemente aiutare il proprio paese a fare un salto avanti. Ci lamentiamo che a Caltavuturo non c’è niente, ma Caltavuturo siamo noi, siamo noi ragazzi, spesso con una mentalità ancora più chiusa dei nostri nonni. Il sostegno che ho ricevuto, difatti, è stato solamente quello della gente matura e acculturata, quella che sa e che crede che in ogni giovane ci sia un pezzo di futuro. Comunque, nonostante tutto ciò io non mi arrendo, e proseguo sulla mia strada, pur sapendo che il chiacchiericcio non cesserà, non appena uscirà il mio secondo romanzo. Ma a me che importa? È il mio sogno, e il tempo è galantuomo, restituisce tutto a tutti. Chi vuole intendere intenda!
Cosa vorresti dire a tutta questa “gioventù” che non è solidale nei tuoi confronti? Che io non mi arrendo, che siccome là fuori ci sta gente che mi dice che non posso andare da nessuna parte, che non ho speranza, che non ho futuro, io porto fuori con tutta la mia forza i miei sogni, e glielo dico, a quelli là, che il meglio deve ancora venire!

Salvatore Sciortino

LA VITTORIA CONTRO IL VALLEDOLMO LANCIA IL CALTAVUTURO IN TESTA ALLA CLASSIFICA ASSIEME ALLA SOPRANESE

CALCIO PER CALTAVUTURO 1  –  VALLEDOLMO 0
Partita fortemente sentita tra due squadre al vertice del Girone C di seconda Categoria; tanti sostenitori che hanno assistito ad una sofferta e brutta partita dal punto di vista tecnico, ma bella in agonismo da entrambe le squadre. Il Caltavuturo doveva vincere per raggiungere la Sopranese che aveva perso già contro il Trinacria, mentre il Valledolmo aveva la possibilità anche di conquistare un pari che l’avebbe fatto salire in classifica. Alla fine l’ha spuntata il Caltavuturo con un goal del giovane Granata, che ora si trova primo in classifica, mentre il Valledolmo sale dalla terza alla seconda posizione.
PRIMO TEMPO: Caltavuturo alla ricerca della vittoria, già nei primi 10 minuti Romana sbaglia un goal a due passi dal portiere; il Valledolmo poche azioni e mai pericoloso, la squadra di Fina sistemata con un 1-4-4-1 fa capire che anche il pari può bastare. Azioni a non finire ma troppo nervosismo in campo da parte del Caltavuturo che tenta ancora verso la fine con un bel tiro diagonale deviato dal bravo portiere del valledolmo in angolo, poi anche un palo; insomma il Caltavuturo poteva chiudere la partita già al primo tempo, nessuna occasione da rete per il Valledolmo… si va al riposo.
SECONDO TEMPO: la partita non cambia, niente gioco ma batti e ribatti; è sempre il Caltavuturo a dettare i tempi, poi l’arbitro non riesce più a controllare la partita per il forte nervosismo che stava creandosi, esce un Rosso ed espelle un calciatore del Valledolmo per doppia ammonizione mandandolo anticipatamente negli spogliatoi.
Al 70’ entra il giovane Granata e quando la partita sembrava terminare in parità arriva la prodezza del neoentrato, nulla da fare per il portiere del Valledolmo.
Il Caltavuturo finalmente passa in vantaggio al 79’, conquistando tre punti d’oro che per adesso valgono il primato in classifica, ora ci sarà il riposo delle feste, con l’occasione faccio i migliori auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo a tutti i giovani atleti e ai loro dirigenti, che stanno animando un girone interessante.

Salvatore Sciortino

martedì 24 dicembre 2013

Calcio: ritorna il Torneo delle Madonie

A trent'anni dall'ultima edizione dello storico Torneo delle Madonie, si è costituito un comitato con il beneplacito della LND Sicilia per organizzare la 35a edizione della Coppa calcistica delle Madonie.
Dopo trent'anni dall'ultima edizione, la LND Sicilia vuole riproporre lo storico "Torneo delle Madonie", competizione che dal 1950 al 1983 ha segnato un’epoca sul calcio dilettantistico siciliano, in particolare madonita.
Considerato che dal 1950 al 1983 il territorio madonita ha vissuto, all’insegna del campanilismo calcistico, una indimenticabile epoca di passione sportiva, per ridare vita ad un torneo entrato nella memoria e nella vita di centinaia di appassionati è stato costituito un Comitato promotore col fine di redigere il regolamento della 35° edizione della competizione. A comporlo saranno:
1. ANDOLINA Calogero (Caltavuturo) - Presidente
2. RUSSO Aldo (Bompietro) - Vice Presidente
3. MOGAVERO Pasquale (Collesano) - Segretario
4. FAZIO Francesco (Campofelice di Roccella) - Componente
5. MINNECI Francesco (Petralia Sottana) - Componente
6. MAZZARISI Franco (Castellana Sicula) - Componente
7. SCANCARELLO Piero (Geraci Siculo) - Componente
8. PANZICA Salvatore (Resuttano) - Componente
9. MORGANA Sandro (Presidente C.R. Sicilia) – Componente

CALTAVUTURO - 63 anni dopo. Il 5 dicembre 2013 con il Presidente della FIGC Comitato Sicilia, Sandro Morgana, incontratosi a Caltavuturo con un nutrito gruppo di appassionati dello sport madonita al fine di verificare i presupposti per presentare, nella P.V. 2014, la Coppa Calcistica delle Madonie. L'idea è nata soprattutto da tanti nostalgici ed ex calciatori amanti del calcio madonita, in occasione delle presentazioni del libro “Torneo delle Madonie - Un calcio d'altri tempi” che hanno spronato gli autori Lillo Andolina e Franco Falcone a farsi portavoce dell'iniziativa. Una serie di contatti con presidenti, vicepresidenti, allenatori, giocatori o semplici amministratori delle tante società madonite.
Il presidente Morgana, durante la riunione di Caltavuturo ai presenti ha espletato una bozza di progetto nei minimi dettagli organizzativi dove tutti hanno aderito dando la disponibilità.
Sempre in questa prima riunione i nove del comitato hanno provveduto ad eleggere il Presidente del Comitato stesso, nella persona di Lillo Andolina, ex presidente dell'Atletico Caltavuturo e Atletico Val d’Imera;  l'orientamento del comitato organizzatore è quello di formare almeno un paio di gironi (alte e basse Madonie), di far giocare gironi all’italiana con partite di andata e ritorno nel periodo estivo dalla metà di maggio per terminare a fine luglio. Al Torneo dovranno essere  ammessi solo i residenti dei paesi da almeno un anno. Nella prossima riunione si parlerà, a detta di Lillo Andolina, della possibilità di aprire le iscrizioni, alle società locali con ‘Cartellino’ anche di oriundi, cioè ai figli di coloro che sono nati nelle Madonie anche se non vi risiedono più, o a coloro che vi dimorano abitualmente. Una cosa è certa, trattandosi di campionato amatoriale non dovranno esserci spese folli e non è scontato che possano esserci i cosiddetti Forestieri.
Del tutto dovrà farsi carico la LNDL, per istaurare il rapporto con la federazione arbitrale e sicuramente sarà sovrana alla organizzazione della macchina organizzativa.

Salvatore Sciortino